Capelli biondi con i boccoli, occhi azzurri e profondi, viso grazioso ma sempre indurito in una espressione mascolina. Quando sorrideva, Irma Grese lo faceva per piacere sadico: supervisore dell'infermeria di Auschwitz sotto la guida del perfido dottor Mengele e poi capo-guardiana a Bergen-Belsen, dedicò tre anni della sua breve vita a frustare, seviziare, torturare e uccidere uomini e donne con i metodi più crudeli. Catturata dagli inglesi, non volle mai esprimere pentimento per quanto fatto nei campi di sterminio. Al contrario: volle ribadire sino all'estremo ...
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