Figlio di Jalta e di Potsdam, conseguenza del diniego di Adenauer a una rapida riunificazione tedesca, conseguenza dell'adesione della Germania Ovest alla NATO: sono queste le prime definizioni affibbiate al Patto di Varsavia, il meccanismo difensivo di mutua assistenza adottato dal Blocco Orientale a partire dal 1955 e divenuto nel tempo strumento diretto della politica estera sovietica. Agendo non solo da contrappeso, come dimostrato dall'intervento in Cecoslovacchia nel 1968, il Patto è stato il braccio armato dei desiderata del Cremlino per 35 anni, sino alla disgregazione del sistema legato all'URSS. Oggi alcuni lo rimpiangono mentre altri osservatori riflettono sul fallimento di ulteriori esperienze successive che non hanno evitato il ritorno della guerra nel Vecchio Continente.