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Categoria: èStoria (372)

Categoria: èStoria

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Le nuove destre

L’azione politica del conservatorismo tra continuità e trasformazione: il caso italiano, quelli europei e nel resto del mondo. Conversano Natascha Strobl e Davide Conti

The great war: Symposium... Convegno... grande guerra - I Parte

The great war: archaic and modern - grande guerra: arcaica e moderna

Massimo Fini: i giovani imperatori di Roma

èStoria 2015, “Giovani”, ospita Massimo Fini, che in una conversazione col giornalista Giovanni Tomasin parla del rapporto fra gioventù e politica nella Roma antica. L’accesso al potere in giovane età conferì una speciale aurea a molti sovrani: da Ottaviano a Romolo Augustolo, passando per Caligola, Nerone, Eliogabalo e altri, questi giovani imperatori si distinsero, tra fama e infamia, entrando nella storia. Massimo Fini, scrittore e giornalista, è autore di due fortunate biografie storiche: Catilina. Ritratto di un uomo in rivolta (Mondadori, 1996) e ... continua

I fantasmi del fascismo

Gli intellettuali sono per definizione anticonformisti? Un’indagine sulle trasformazioni, le azioni e le inazioni di quattro grandi protagonisti della cultura italiana tra fascismo e dopoguerra e su come fecero i conti con il passato del Ventennio: Federico Chabod, Piero Calamandrei, Luigi Russo e Alberto Moravia. Conversano Simon Levis Sullam e Alex Pessotto

Lectio di Alessandro Barbero - Da Caporetto alla marcia su Roma

La ricaduta sul modo stesso di percepire la realtà e la società delle stragi della grande guerra: dagli anni del conflitto, uscì un’Europa profondamente cambiata, più incline ad accettare la violenza come strumento politico, meno disposta a credere nelle rassicuranti idee guida del XIX secolo. Una società pronta, paradossalmente, ad un’altra guerra. Lectio di Alessandro Barbero

Patrie in cammino

èStoria 2009 - Patrie in cammino - Apih venerdì ore 17.30 - Intervengono Gustavo Corni e Silvia Salvatici. Coordina Antonio Carioti. All’indomani della fine della Seconda guerra mondiale i confini di molte nazioni europee vennero ridisegnati, comportando lo spostamento su base etnica di svariate popolazioni, ritrovatesi così senza patria. Uno dei temi più discussi della storiografia contemporanea affrontato da esperti studiosi del settore.

Italiani in Crimea

Tra 1830 e 1870 giunsero in Crimea circa duemila persone, provenienti soprattutto dalla Puglia, dedite principalmente all’agricoltura. Dopo la Rivoluzione d’ottobre del 1917, la storia della piccola comunità in Crimea si intrecciò con la complessa tragedia del comunismo sovietico, fin quando nel 1942, con la liberazione da parte dell’Armata Rossa della Crimea occupata dai nazisti, l’intera comunità italiana venne dichiarata fascista e deportata. Intervengono Giulia Giacchetti Boico, Giulio Vignoli. Coordina Stefano Mensurati.

Domenica delle scope

Il 13 agosto 1950 a Gorizia i confini tra Italia e Jugoslavia crollano per un giorno. Famiglie separate si ricongiungono, si riempiono le trattorie e i negozi goriziani: la scopa di saggina sarà curiosamente l’articolo più venduto della giornata. Storie speciali di gente comune in grado di scavalcare e abbattere un confine estraneo a entrambe le popolazioni divise. Intervengono Roberto Covaz, Giorgio Dell’Arti, Giulio Giustiniani.

La resistenza della patria: l’identità italiana

èStoria 2009 - La resistenza della patria: l’identità italiana - Erodoto domenica 24 maggio ore 12 - Intervengono Christopher Duggan, Ernesto Galli della Loggia e Paolo Peluffo. Coordina Gianfranco de Turris.
“Abbiamo fatto l’Italia. Ora si tratta di fare gli italiani.” L’affermazione, attribuita a Massimo D’Azeglio, enuclea tuttora il problema dell’identità italiana: spesso vista come incompleta, incompiuta o imperfetta, ma capace a tratti anche di ergersi a difesa di valori quali patria e cittadinanza. Un confronto tra storiografia italiana ed ... continua

Follie di dèi, follie di uomini nella Grecia antica

Di fronte alle colorate metafore dei miti, di fronte alla vivace imprevedibilità dei loro nessi narrativi rimaniamo meravigliati, sorpresi, alle volte scettici. I miti hanno una propria logica, selvaggia e inesplorata, inattingibile all’uomo moderno, e si può dire, parafrasando il filologo Aristarco di Samotracia, che solo con i miti possiamo spiegarci i miti. Cosa può dire il mito dell’uomo, e della follia? Cosa può dire l’uomo del mito, e cosa della follia? Una conversazione di alto profilo segnata da questi interrogativi.
Intervengono Francesco M. ... continua