Per decenni in un palazzo romano è stato custodito un armadio con le ante rivolte al muro. Un armadio al cui interno erano custoditi centinaia di fascicoli impolverati, contenenti nomi, date, fatti, prove dei crimini di
guerra commessi durante il secondo conflitto mondiale. Tra quei faldoni ci sono anche le prove delle responsabilità tedesche nell'eccidio di Cefalonia, nell'uccisione indiscriminata dei soldati e degli ufficiali della 33a Divisione Fanteria "Acqui" che resistette, armi in pugno, al diktat nazista di consegnare le armi. Il grido del generale Antonio ...
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