Este es el sexagésimo cuarto relato del ciclo «Cuentos inolvidables» que se emite por Telefé. Cada medianoche Hernán Casciari reversiona cuentos que alguna vez leyó y nunca pudo olvidar.
Una passeggiata tra i tesori di uno dei luoghi più visitati di Parigi, insospettata riserva di biodiversità. Da quando sono stati vietati i pesticidi all’interno del cimitero, la fauna e la flora spontanea prosperano all’interno del Père Lachaise. E chi porta fiori e piante, per onorare i propri cari, inaspettatamente contribuisce alla ricchezza biologica del giardino eterno.
In questa lezione viene interrogata la questione della cosa alle sue estremità, in particolare delle “cose ultime”, dove emerge l’eccedenza di significato delle cose rispetto alle loro definizioni.
Tra le categorie di “degradazione” degli oggetti, le più durevoli ed efficaci sembrerebbero quelle di idolo e feticcio, già espressione di dominio coloniale e religioso e presenti anche nella categoria di “feticismo delle merci” coniata da Karl Marx ne Il Capitale, presentato da Diego Fusaro.
In questa lezione, Elena Esposito fa vedere i paradossi generati dalla moda, anche in ordine alla creazione di dimensioni temporali dove domina l’idea della contingenza.
Alla traiettoria del consumo e della società “usa e getta” si contrappongono i principi di custodia e tutela di beni per loro natura esauribili, ma talmente indispensabili alla collettività da mettere in moto una diversa concezione dell’appartenenza: beni comuni, di cui Stefano Rodotà traccia il quadro filosofico e giuridico.