Questione di razza. È il 1945 e il prefetto Mormino sta per essere fucilato dai partigiani, ma le vicende che lo hanno portato davanti al plotone d’esecuzione hanno, come sempre, un’origine lontana. Siamo a Ferrara, nel 1938. Il prefetto Mormino, siciliano, spedito a rappresentare lo Stato fascista nelle nebbie della Bassa, è in realtà un mite umanista che passa la maggior parte del tempo a masticare amaro per le esibizioni smargiasse e muscolari del suo personale nemico Lancellotti, il segretario della locale federazione del Fascio, e a riscrivere lo sciatto ...
continuaVisita: www.associazioneletteraltura.com