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Tutti i filmati di museostorico

Totale: 112

Uomini e Boschi (pt.3) - Il dopo Vaia. Il recupero dei boschi

Uno dei problemi posti dalla tempesta Vaia è quello del recupero vegetazionale delle aree di bosco distrutte. Su gran parte della superficie dove il bosco è stato atterrato il recupero avverrà secondo processi naturali di disseminazione naturale, ma in certe situazioni, come su versanti ripidi a monte di strade o abitati o in zone di possibile distacco di valanghe, sarà necessario accelerare il processo di recupero della copertura forestale mediante rimboschimenti. L’attività vivaistica in Trentino era stata abbandonata ormai da molti anni in quanto non più ... continua

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Uomini e Boschi (pt.4) - Il dopo Vaia. Lavorare in sicurezza

Dopo l’evento di Vaia da parte dei Servizi forestali della Provincia autonoma di Trento è stato predisposto un Piano d’azione per le foreste. Sulla base delle esperienze maturate in Europa in eventi di questo tipo, il Piano ha previsto anche la necessità di provvedere a un’attività di formazione specifica di coloro che operano nell’utilizzazione della grande massa di schianti. L’utilizzazione delle piante schiantate richiede infatti delle modalità di utilizzazione particolari soprattutto per garantire la sicurezza dei boscaioli. A questo scopo è quindi ... continua

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Uomini e Boschi (pt.5) - Il dopo Vaia. Marcesina, utilizzazioni

L’evento di Vaia sull’Altopiano di Marcesina è stato devastante per i boschi. Una notevole quantità degli schianti è stata acquistata dalla ditta Duferco che per l’utilizzazione si avvale di ditte austriache, estoni e finlandesi. Nei boschi colpiti vi sono situazioni diversificate per fertilità e condizioni selvicolturali e che quindi presentano condizioni differenti sotto l’aspetto dell’utilizzazione. Viene descritta l’utilizzazione in atto mediante macchine che consentono l’allestimento del legname sul letto di caduta e l’esbosco su piste ... continua

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Uomini e Boschi (pt.6) - Il dopo Vaia. Levico e Vetriolo

L’evento di Vaia sui territori del comune di Levico è stato molto pesante per i boschi, in quanto sono state atterrate notevoli estensioni di vegetazione. Gran parte del legname schiantato è stata venduto e in questa puntata vediamo all’opera i custodi forestali impegnati nel lavoro di misurazione e controllo del legname ceduto.

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Uomini e Boschi (pt.7) - Il dopo Vaia. Il parco delle Terme di Levico

L’evento di Vaia, oltre ai boschi del Comune di Levico, ha provocato anche lo schianto di oltre 200 piante all’interno del Parco storico di Levico Terme. Il parco era stato colpito già nel 2002 da una tromba d’aria che però in quell’occasione aveva atterrato soprattutto gli abeti rossi; questa volta invece il vento di Vaia ha schiantato piante di tutte le specie, molte delle quali secolari.
Dopo un primo momento di sgomento da parte di tutti coloro che lo curano, il Parco è stato liberato in un solo mese in tempo per poter allestire il mercatino di Natale ... continua

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Uomini e Boschi (pt.8) - Il recupero dei boschi in Val Cadino e a San Martino di Castrozza

L’evento di Vaia ha provocato vasti danni nelle foreste demaniali della val Cadino e di San Martino di Castrozza. Il dott. Paolo Kovatch, al tempo gestore delle foreste demaniali, ci accompagna e ci racconta gli interventi effettuati nel post Vaia.

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Uomini e Boschi (pt.9) - Il dopo Vaia. Due tempeste a confronto

L’evento di Vaia ha provocato vasti danni nelle foreste demaniali della val Cadino. Il dott. Paolo Kovatch, al tempo gestore delle foreste demaniali, accompagna il vecchio amministratore che dovette provvedere all’utilizzazione della grande massa di schianti che in val Cadino provocò l’alluvione del novembre 1966. Il dott. Nardin rimane stupito dei mezzi meccanici che ora, rispetto al 1966, permettono di procedere velocemente all’apertura della viabilità necessaria e al recupero del legname schiantato. Il confronto fra i due eventi permette di constatare ... continua

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Uomini e boschi (pt.2) - Il dopo Vaia. Un cambio di paradigma

Le imprese boschive trentine hanno adeguato il loro sistema di lavoro anche mediante l’acquisizione e l’investimento su nuove macchine in modo da poter effettuare un recupero veloce della grande quantità di schianti. Questo è avvenuto sulla base dell’esempio delle imprese estere, e dall’estero le imprese hanno imparato molto anche per quanto riguarda tutta la filiera del legno, dall’utilizzazione, alla conservazione, al sistema delle segherie. Sulla base di queste nuove conoscenze le imprese stanno ora organizzandosi anche in prospettiva futura per fornire ... continua

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Uomini e boschi (pt.21) - In ricordo di Tello Nardin

Quella di Donato Nardin (per tutti Tello) è stata una lunga esistenza di quasi un secolo in cui ha vissuto da protagonista la gestione del territorio montano nei primi decenni dell’autonomia del Trentino. Il suo essere homo faber con una spiccata propensione all’innovazione e senza la paura del cambiamento ha caratterizzato la sua attività di dirigente nei servizi forestali trentini. Nella gestione del demanio forestale ha introdotto novità tecniche in ambito selvicolturale e nell’utilizzazione dei boschi, che gli hanno consentito di far fronte con successo ... continua

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Val Ridanna - Le vie della pietra (PT.7)

"Le vie della pietra" esce per la prima volta dai confini del Trentino e lo fa per raccontare la storia del distretto minerario della Val Ridanna, in Alto Adige. Per lunghi secoli, migliaia di minatori hanno estratto in questa aree argento e piombo e zinco destinati ad alimentare una fiorente economia locale ed importanti rapporti commerciali con le regioni confinanti.

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