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Categoria: èStoria (408)

Categoria: èStoria

Totale: 408

Gli anni della psicanalisi

Il grande scrittore triestino, che nel suo capolavoro (La coscienza di Zeno) introduce nella letteratura la psicoanalisi freudiana, ebbe occasione di entrare in contatto con quella che all’epoca era una eccitante novità grazie a Edoardo Weiss, medico triestino che fu allievo di Freud e per primo presentò la rivoluzione psicanalitica in Italia: un fatto che non sorprende, considerando la storia di Trieste e la sua lunghissima appartenenza all’Austria asburgica. Intervengono Sergia Adamo ed Elvio Guagnini Coordina Alessandro Mezzena Lona

Ci chiamavano matti

Ci chiamavano matti – Voci dal manicomio, 1968-1977 Il libro inchiesta di Anna Maria Bruzzone (edito per la prima volta nel 1979) è stato recentemente aggiornato da Marica Setaro e Silvia Calamai: un repertorio prezioso sull’operato quotidiano di Franco Basaglia torna a essere disponibile e si impone per la sua drammaticità. Conversano Vincenzo Compagnone e Marica Setaro

Oltre il velo: Islam visionario e apocalittico

Un lato non sempre evidente dell’Islam ma presente in maniera continua e presente. Aspetti vitali ma poco conosciuti di una cultura che incontra anch’essa momenti di misticismo, catarsi e millenarismo. Intervengono Paolo Branca, Marco Demichelis, Antonio Cuciniello. Coordina Farian Sabahi.

Stati di famiglie

Il sostegno alle famiglie, oltre alla propaganda, è davvero una priorità nelle politiche italiane ed europee? Quali sono le strategie migliori e i limiti da superare? Una conversazione per scoprire non solo le differenze tra il supporto alle famiglie in Europa, ma anche il livello di consapevolezza delle classi dirigenti europee rispetto alla crisi demografica e le problematiche inerenti. Intervengono Francesco Belletti Emmanuel Todd Coordina Enrico Grazioli

La frontiera: violazioni dei diritti umani e affari delle organizzazioni mafiose

Storia 2018 - La frontiera: tra violazioni dei diritti umani e gli affari delle organizzazioni mafiose - tenda carigo sabato 19 maggio ore 19 - Intervengono Annalisa Camilli Marina Lalovic Cesare Sirignano Coordina Monica Usai

Popoli in movimento e medioevo (Alessandro Barbero, Paolo Cammarosano, Matteo Sacchi)

èStoria 2018 - Popoli in movimento e medioevo - ore 10.30 TENDA ERODOTO - Intervengono: Alessandro Barbero Paolo Cammarosano Coordina: Matteo Sacchi

Profeti invasati. Intellettuali austriaci e tedeschi nella prima guerra mondiale

Al tempo del primo conflitto mondiale la propaganda di guerra si nutrì e fu a sua volta nutrita da intellettuali invasati da uno spirito bellicoso, messo al servizio delle esigenze del proprio paese senza rinunciare a rapportarsi con il mondo dell’arte Intervengono Andrea Bellavite, Marina Bressan, Marino De Grassi, Pierluigi Lodi.

Guerra di notte, notte di guerra

Nella Prima guerra mondiale la musica conobbe un fortissimo coinvolgimento, funzionale e non. Nella polarizzazione della quotidianità operata dalla macchina bellica si scrissero canzoni, inni, marce, brani satirici o parodistici finalizzati a incitare i soldati, a rinforzare lo spirito e il senso nazionale delle popolazioni, a costruire o attizzare l’ostilità verso un nemico non abbastanza percepito come tale.

Krasnov l’atamano: un cosacco dal Don al Friuli

Dall'ottobre del 1944 al maggio del 1945 la Carnia divenne il fulcro dell'occupazione di un contingente militare composto da cosacchi e caucasici guidati dell’atamano Krasnov, che prese possesso del territorio insediandovisi con le proprie famiglie. Venne così ad instaurarsi una difficile convivenza fra i cosacchi e la popolazione locale sullo scenario della lotta partigiana e dell'occupazione tedesca. Conversano Enrico Folisi e Fabio Verardo.

Massimo Fini: la schiavitù da Seneca a oggi

Nel corso dell’anteprima di èStoria a Pordenone (29 aprile 2016), Massimo Fini conversa con Giovanni Tomasin prendendo spunto dalla lettera 47 delle “Epistulae morales ad Lucilium” di Seneca, letta da Enrico Cavallero. Dall’epoca romana a oggi la via è breve: la schiavitù pare appartenere a un mondo lontano, eppure siamo ancora schiavi di una modernità che, invece di emanciparci, ci priva sempre più della nostra libertà.