Categoria: Yasmina Pani (196)

Dato che vi sono sicuramente mancata molto, mi sembra opportuno tornare con un bel video polemico, soprattutto perché non si parla ancora abbastanza di genere grammaticale, sessismo linguistico, maschile brutto e cattivo e femminile bistrattato, quindi ci mancava quest'ultima trovata di Treccani.

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Oggi parliamo di una vera piaga sociale, che su internet, come sempre, si manifesta in modo prepotente e ridicolo: i grammar nazi.

Rieccomi con la rubrica "Espressioni fastidiose che sentiamo troppo spesso"; più agguerrita che mai vi parlo di tre termini che sarebbe meglio imparare a usare (o smettere, ancor meglio). Nel corso del video come sempre frecciatine e dimostrazioni della mia consueta simpatia!

Lo scritto all'esame di Stato è superfluo? Possiamo farne a meno? È uno stress inutile? In fin dei conti a cosa diamine serve? Domande che tutti vi ponete quotidianamente e che vi impediscono di dormire sonni tranquilli. Fortunatamente avete me, che anche col raffreddore e il mal di gola non posso esimermi dall'occuparmi di questioni di capitale importanza!

Avete letto la notizia sull'associazione animalista che invita a smettere di dire "porco cane"? Naturalmente la notizia è stata gonfiata, cosa che sospettavo già quando ho registrato il video; l'ho fatto comunque perché mi diverte, mi dà occasione di dire alcune cose serie, e infine sono ancora in isolamento quindi lasciatemi stare. Baci e porchi cani a tutti.

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Partendo dalla mia esperienza di sarda espatriata e riflettendo sui miei comportamenti linguistici in relazione ai luoghi, vi parlo di come la lingua esprime e rafforza la nostra identità. Messaggi subliminali (non è vero, espliciti) sull'inglese in regalo!

Affrontiamo il grande tema del latino come lingua logica o matematica.

Perché leggiamo? Leggiamo per sentire che siamo vivi. A volte essere vivi non è così tanto entusiasmante, e i libri ci aiutano a sopportarlo, o a ricordarci che ne vale la pena.

iews
Sep 14, 2021
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Yasmina Pani
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Michela Murgia, che ormai ogni giorno ci fa dono di perle inestimabili (tipo denunciare il maschilismo degli italiani che chiamano una candidata alla elezioni con il nome proprio, per scoprire che è stata lei a sceglierlo), ha realizzato un delizioso sketch (in realtà la comicità è involontaria) per informarci della sua coraggiosissima decisione di inserire lo schwa nel suo ultimo libro.
Ammetto che guardare il filmato è stato difficile, ma ne è valsa la pena. Mi sono permessa di ... continua

Per la vostra serie preferita "Recensioni stronze", oggi vi parlo di questo piccolo dizionario del lessico woke.