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Categoria: Uomini e Boschi (21)

Categoria: Uomini e Boschi

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Totale: 21

Uomini e boschi (pt.21) - In ricordo di Tello Nardin

Quella di Donato Nardin (per tutti Tello) è stata una lunga esistenza di quasi un secolo in cui ha vissuto da protagonista la gestione del territorio montano nei primi decenni dell’autonomia del Trentino. Il suo essere homo faber con una spiccata propensione all’innovazione e senza la paura del cambiamento ha caratterizzato la sua attività di dirigente nei servizi forestali trentini. Nella gestione del demanio forestale ha introdotto novità tecniche in ambito selvicolturale e nell’utilizzazione dei boschi, che gli hanno consentito di far fronte con successo ... continua

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Uomini e Boschi (pt.20) - La foresta demaniale di Paneveggio, la memo

In questa puntata si racconta uno stralcio importante della lunga storia della foresta di Paneveggio. Si incrociano due interviste, quella fatta al dottor Donato Nardin, amministratore della foresta negli anni dal 1954 al 1968, con quella del professore Pietro Piussi dell’Università di Firenze, per raccontare come è stato affrontato uno dei problemi di questa foresta, cioè la sua difficoltà di rinnovazione.
Nel passato il sistema di rinnovazione era artificiale: si tagliava a raso il bosco e poi si rimboschiva, un tipo di selvicoltura che in quegli anni i ... continua

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Uomini e Boschi (pt.19) - Il museo etnografico del legno

Un originalissimo museo, nato in val Calamento, che racconta l’attività dei boscaioli e l’utilizzo del legname.
Questa iniziativa del Comune di Carzano ha coinvolto l’intera comunità nella raccolta di oggetti e di testimonianze, recuperando una memoria che per gran parte era andata persa.
Viene poi raccontata schematicamente la storia forestale della val Calamento e della val Campelle e alcune particolarità del museo come la teleferica Valtellina che nell’immediato secondo dopoguerra è servita a trasportare a valle una grande massa di legname e la panca ... continua

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Uomini e Boschi (pt.18) - La tempesta Vaia e l'Altopiano della Vigolana

Nella puntata attraverso le interviste ai vigili del fuoco volontari dell’Altopiano della Vigolana, viene documentata l’attività svolta in emergenza durante e subito dopo la tempesta Vaia. Si tratta di testimonianze che documentano la drammaticità della situazione e di quel vero e proprio miracolo per cui, in questa situazione di grande pericolo, nessuno si è fatto male.
Da parte di tutti gli intervistati viene considerato come questa vicenda rimarrà indelebile nella loro memoria e sarà sicuramente un’esperienza utile per il futuro, ma anche come di fronte ... continua

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Uomini e Boschi (pt.17) - Il lago di Tovel

Nella puntata viene raccontata dal dottor Mario Cerato una parte della storia del lago di Tovel. Cerato negli anni '70 e '80 è stato ispettore forestale a Cles e aveva operato in val di Tovel nel periodo in cui fu istituito il Parco Naturale Adamello Brenta.
Un lago molto conosciuto perché fino agli anni '60 si tingeva di un rosso vivo, ma che ormai da quegli anni non si arrossa più. Il dottor Cerato ha poi recentemente svolto anche delle accurate ricerche storiche che hanno consentito di ricostruire interessanti e originali vicende dell’Ottocento riguardanti lo ... continua

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Uomini e Boschi (pt.16) - Lago di Montagnoli, artificiale naturale

Dopo un lungo processo di valutazione nel 2013 è stato deciso di costruire un bacino di riserva d’acqua per poter assicurare l’innevamento artificiale all’intero complesso di piste da sci di Campiglio. Questa valutazione ha riguardato varie località e si è deciso infine di costruire questo bacino, in località Montagnoli, al confine con il Parco naturale Adamello Brenta.
La difficoltà di arrivare a questa soluzione è stata quella di riuscire a contemperare la conservazione paesaggistica del sito con le esigenze economiche e sociali del territorio e delle ... continua

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Uomini e Boschi (pt.15) - Le marocche di Dro e il Pino nero

Le marocche di Dro sono un biotopo di particolare interesse perché in questa grande landa sassosa originata da una delle più grandi frane delle Alpi, si può osservare l’evoluzione della vegetazione che la colonizza.
In passato sono stati fatti rimboschimenti di pino nero d’Austria, una specie che riesce ad attecchire anche in zone aride e prive di fertilità. Questi rimboschimenti avevano due motivazioni: produrre legname e creare un po’ di terreno, ma una seconda importante motivazione era quella di dar lavoro ai moltissimi disoccupati che vi erano in ... continua

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Uomini e Boschi (pt.14) - Il paesaggio PostVaia

Alessandro de Bertolini, ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino ci spiega come il paesaggio sia una realtà complessa che non può essere compresa solo in termini naturali, ma anche come un fenomeno storico e culturale. Infatti, il paesaggio viene modellato dalle azioni dell'uomo nel tempo, dalle sue attività economiche, sociali e culturali, dalla tecnologia, dalle pratiche agricole e industriali, dalle infrastrutture e dalle politiche territoriali.
In sintesi, il paesaggio come fenomeno storico ci permette di comprendere la complessità della ... continua

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Uomini e Boschi (pt.13) - Il bostrico

La tempesta Vaia, oltre a provocare ingenti danni diretti, ha creato le condizioni per la diffusione del bostrico, un piccolo coleottero presente naturalmente nei boschi di abete rosso dell’arco alpino.
L’Ips thypographus, meglio noto come bostrico tipografo, è un piccolo insetto di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa 4-5 mm. È endemico dei boschi del Trentino e attacca prevalentemente l’abete rosso in cui si sviluppa sotto la corteccia scavando geometriche gallerie interrompendo il flusso della linfa e portando la pianta a morire in breve ... continua

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Uomini e Boschi (pt.12) - Le briglie sul torrente Chieppena

Nel bacino del torrente Chieppena durante l’alluvione del 1966 si era originata una colata detritica di circa un milione di m3 che ha provocato gravissimi danni.
Dopo quell’alluvione era stata rifatta una solida sistemazione ultimata nel 1992 con la costruzione di una briglia frangicolata posizionata nella parte alta del bacino in modo da poter essere efficace nel controllo di un’eventuale colata simile a quella innescatasi nel 1966. Il 13 luglio del 2021 un evento pluviometrico intenso (150 mm in circa 10 ore con una punta di 50 mm in circa 45 minuti) ha ... continua

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