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Uomini e Boschi (pt.20) - La foresta demaniale di Paneveggio, la memo

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In questa puntata si racconta uno stralcio importante della lunga storia della foresta di Paneveggio. Si incrociano due interviste, quella fatta al dottor Donato Nardin, amministratore della foresta negli anni dal 1954 al 1968, con quella del professore Pietro Piussi dell’Università di Firenze, per raccontare come è stato affrontato uno dei problemi di questa foresta, cioè la sua difficoltà di rinnovazione.
Nel passato il sistema di rinnovazione era artificiale: si tagliava a raso il bosco e poi si rimboschiva, un tipo di selvicoltura che in quegli anni i forestali trentini stavano abbandonando per passare a quella che ora viene chiamata la “selvicoltura naturalistica”, che si basa sulla rinnovazione che avviene naturalmente.
Il dottor Nardin racconta poi le modalità di come, dopo un secolo di assenza, sono stati reintrodotti nella foresta i cervi che poi nel tempo si sono sviluppati diventando una grande popolazione.
Un’altra vicenda successa in quegli anni fu l’intenzione di costruire un secondo bacino idroelettrico, oltre a quello di Forte Buso, e come per fortuna si sia riusciti a fermarlo.

Visita: museostorico.it


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