Nathalie Heinich mostra come la visibilità mediatica costituisca un capitale sociale fondato su una dissimmetria strutturale degli sguardi, che instaura così un nuovo rapporto tra eccellenza e merito.

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Javier Gomá incentra la propria lezione sull’onore, sostenendo la necessità di ricostituire paradigmi di esemplarità della condotta pubblica e privata.

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Il rapporto tra prodezza atletica e riconoscimento sociale delle celebrità sportive è ridefinito, secondo il punto di vista di Ellis Cashmore, dall’inclusione di queste in un circuito di “show business”.

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Il desiderio di essere visti che caratterizza i fenomeni di celebrità segnala, come mostra Gernot Böhme in questo saggio, l’affermarsi di un nuovo tipo di valore, quello di “messa in scena di sé”, tipico del mercato tardo-capitalistico delle immagini, in cui a essere esposti sono gli stili di vita.

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Questa lezione, prendendo il tema della gloria per così dire a rovescio, mostra come oggi siano le vittime, con la forma cava della loro esistenza, a fornire un’immagine compiuta della pienezza cui gli uomini aspirano.

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La parola omerica che tramanda le gesta di Achille resta paragone essenziale nella costruzione della fama. È Alessandro Baricco a farla risuonare in un lavoro sul testo che alterna riflessione e lettura, commento, riscrittura e montaggio.

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In contrasto con i modelli correnti della celebrità, Jean-Luc Nancy mostra che l’adorazione non costituisce la venerazione feticistica e consumistica degli idoli del momento, ma si esprime nella gioiosa accoglienza del fortuito di cui sono intessuti il mondo e l’esistenza.

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Questa lezione è dedicata alle gesta belliche e ai contesti culturali che istituiscono il confine tra coraggio e valore nelle azioni degli eroi di guerra.

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Árbol sembrado a partir de 1813 en las plazas de las principales ciudades del país, para simbolizar la libertad y sus frutos. Fue una práctica inspirada en la Revolución Francesa, para la cual se eligió en Colombia el arrayán, un árbol nativo.

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Milad Doueihi discute criticamente il significato della reputazione all’interno della cultura digitale, caratterizzata da nuovi criteri di pertinenza e di persuasione sociale che incentrano i sistemi di raccomandazione sulle nozioni di misurabilità, dunque di automatismo, e “vicinanza”.

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