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Anarchici e disertori di Giandomenico Curi e Paolo Paci

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Les anarchistes (Gli anarchici) è uno dei brani più belli e intensi di Lèo Ferré, una straordinaria canzone anarchica d'autore. Ferré la canta per la prima nella sala della Mutualité in piena rivolta studentesca, il 10 maggio 1968, la stessa notte delle prime barricate nel Quartiere Latino. E l’ultima volta, nel 1992, alla Fête de l'Humanité. Sarà l'ultima canzone che il grande chansonnier francese canta in pubblico prima di morire il 14 luglio 1993. Una canzone ispirata dagli anarchici di Spagna e dedicata a tutti gli esseri umani che sognano di diventare esseri liberi. Più direttamente contro la guerra è Le déserteur (Il disertore) di Boris Vian, del 1954. Un brano che sarà ripreso in Italia da Luigi Tenco con il titolo Padroni della guerra, che ricorda Masters of war di Bob Dylan, altro grandissimo brano schierato senza mezzi termini dalla parte della pace. Un invito netto a disertare, come spiegano i due versi quasi all’inizio della canzone: “Signor presidente / La guerra non la voglio fare: / Non son qui per ammazzare /Altra gente come me. // Le devo dichiarare / Sia detto senza offesa: / La decisione è presa: / Certo, diserterò”.

9 commenti


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6 Agosto 2023
18:24

Bello e commovente. Grazie

Natalia

29 Giugno 2023
15:23

Quella di Tenco é bellissima. Lo condivido! Alessandra Vassallo

Alessandra Vassallo

29 Giugno 2023
15:21

Bellissimo! Abigail

Abigail Garfagnoli

29 Giugno 2023
15:19

Bello! W l'Anarchia! Marina Nardi

Marina Nardi

29 Giugno 2023
15:16

Avete fatto un bellissimo lavoro! Mi ha molto emozionato. Abbiamo creduto e vogliamo ancora credere in in un mondo di uguaglianza e pace, che oggi sembra più lontano che mai. Cecilia Waldekranz

Cecilia

22 Giugno 2023
10:57

Molto bello, la musica poi parla da sola, le guerre colpiscono sempre i civili, le persone più fragili, spesso in fuga dai loro paesi cercando rifugio in un Europa sorda ed egoista che sta alzando sempre più barriere, Italia in testa Annalisa

Annalisa Zanuttini

20 Giugno 2023
17:24

Non dimenticheremo, ci avete fatto emozionare al ricordo. Ma oggi e sempre la storia si ripete, che amarezza!

Giuliana

20 Giugno 2023
12:17

un contributo importante ad una riflessione sulla pace non più derogabile... bravi!!!

tom

19 Giugno 2023
19:59

Emozionante, ma non solo. C'è di mezzo la guerra di Algeria di allora ma si arriva all'oggi, a "rifiutarsi di sparare a un altro che è quasi come te". Brani talmente trascinanti che ci portano a proporre subito il video come parte del reading su Anna Bravo che Franca sta preparando per il festival della nonviolenza, al Sereno Regis, a Torino. Immagini, musica e parole che ci parlano di oggi e che ci possono spingere a lavorare con le scuole per provare a cambiare, favorendo un pensiero critico, diverso e fuori dagli schemi. Franca e Gian

Gianfranco