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Tutti i filmati di museostorico

Totale: 187

Uomini e boschi (pt.27) - La fluitazione sul Torrente Maso

Quella della fluitazione del legname in Valsugana è una storia pressoché totalmente dimenticata. Il Museo etnografico di Carzano qualche anno fa ha intrapreso delle ricerche per trovare delle tracce sul terreno e in effetti delle testimonianze mute dirette ed indirette sono state individuate. Con queste tracce, insieme ai documenti ritrovati presso l’Archivio di Stato di Trento dal dottore forestale Mario Cerato, è stato possibile ricostruire in modo sufficientemente dettagliato le complesse e travagliate vicende della fluitazione sul Brenta e sul suo affluente ... continua

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Uomini e boschi (pt.26) - La rinnovazione naturale del bosco

Il dottore forestale Lucio Sottovia illustra la situazione dell’ecosistema forestale dopo il passaggio della tempesta Vaia. Spiega come il bosco non sia solo quello visibile, il soprassuolo, ma come una parte importante stia nel terreno. Ed è dal terreno che ripartirà il recupero naturale di un soprassuolo forestale, una dinamica che, osservando bene è già in atto con la presenza di molte piantine di specie diverse. È quindi discutibile e giustificabile solo in certe situazioni dove esiste un’urgenza particolare l’esecuzione di rimboschimenti per rifare il ... continua

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Uomini e boschi (pt.25) - Marcesina. Vaia 4 anni dopo

Quattro anni dopo la distruzione provocata da Vaia nei boschi di Marcesina di proprietà dei Comuni di Enego (VI) e Grigno (TN) da parte del dottore forestale Diego Sonda, responsabile della sicurezza del più grande cantiere forestale mai allestito in Italia (circa 340.000 m³ asportati) viene fatto un sintetico ma interessante resoconto delle problematiche affrontate e risolte (fra cui la pandemia di Covid). La sua intervista si interfaccia con quella del custode forestale di Grigno che fornisce anche alcune informazioni su come si opererà d’ora in avanti.

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Uomini e boschi (pt.24) - Il sentiero degli abeti giganti giganti in Val Noana

La val Noana, in Primiero, è molto conosciuta nel mondo forestale perché i suoi boschi sono esempi di spiccata naturalità. Si tratta di ecosistemi forestali cresciuti su terreni particolarmente fertili, con una struttura disetanea e una composizione mista di abete bianco, abete rosso e faggio. In questi boschi molti abeti raggiungono dimensioni notevolissime con altezze che vanno dai 40 ai 50 metri. Per queste caratteristiche è stato creato un sentiero lungo il quale si possono ottenere informazioni.

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Uomini e boschi (pt. 23) - Tello Nardin. 50 anni nei boschi

Questa puntata dedica ampio spazio alla memoria della figura di Tello Nardin e al suo ruolo come funzionario provinciale all'interno del Servizio Forestale e dei Bacini Montani nel corso di molti anni. Il racconto offre uno sguardo approfondito sul complesso percorso verso l'autonomia della regione Trentino-Alto Adige, evidenziando le sfide e i momenti chiave che hanno contribuito a plasmare la sua identità. La narrazione si snoda attraverso l'attivo coinvolgimento di Nardin, permettendo agli ascoltatori di comprendere appieno il contesto storico e le dinamiche che ... continua

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Uomini e boschi (pt.22) - Il Sarca

Lorenzo Malaga, dirigente del Servizio Bacini Montani e appassionato storico del territorio, si fa promotore di un coinvolgente viaggio alla scoperta del bacino del torrente Sarca. La sua competenza, maturata in oltre trent'anni di esperienza professionale, si traduce in una narrazione che ci permette di esplorare la storia intricata di questo affascinante bacino fluviale, dalle maestose vette della Presanella fino alle rive del suggestivo lago di Garda. Un’occasione unica per approfondire la connessione tra la natura e la storia, testimoniata dalla ricca esperienza ... continua

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Il ripassone (pt.32) - Dalla fine dell'Urss alla guerra in Ucraina

IL RIPASSONE puntata 32 DALLA FINE DELL'URSS ALLA GUERRA IN UCRAINA Dalla metà degli anni Ottanta Gorbačëv tenta di riformare l'URSS, ma è ormai troppo tardi. La dissoluzione del cosiddetto "socialismo reale" apre la strada al diffondersi dei nazionalismi e riduce in miseria le popolazioni dell'ex-URSS, mentre la NATO si espande verso Est. Da quella che viene vissuta dai russi come un'umiliazione storica nascono le spinte che portano al regime di Putin e al suo espansionismo nei confronti dei paesi vicini, sino alla guerra in Ucraina.

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Il ripassone (pt.31) - L'Italia e l'Occidente tra boom e crisi

IL RIPASSONE
puntata 31
L'ITALIA E L'OCCIDENTE TRA BOOM E CRISI
Negli anni Sessanta l'Italia diventa pienamente un paese industriale e segnato dalla diffusione dei consumi. Ma le tensioni sociali accumulate esplodono alla fine del decennio in grandi movimenti di protesta che conquistano nuovi diritti civili e sociali. Il quadro inizia a cambiare nel corso degli anni Settanta, la fine dell'equilibrio monetario sancito con l'accordo di Bretton Woods e lo shock petrolifero del 1973 pongono fine a 30 anni di crescita economica ininterrotta, lasciando un'intera ... continua

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Il ripassone (pt.30) - Il Medio Oriente 1960-1979

IL RIPASSONE puntata 30 IL MEDIO ORIENTE 1960-1979 Nel 1960 buona parte del Medio Oriente è retta da regimi nazionalisti "laici", ma il loro conflitto con Israele porta all'indebolimento sia del nazionalisto arabo che del sionismo laburista, aprendo la strada in entrambe i campi alle forze del fanatismo religioso. In una regione in cui i confini sono stati tracciati dalle potenze coloniali o sono il risultato di guerre e pulizie etniche si assiste alla tragedia dei due popoli privati del diritto all'autodeterminazione: curdi e palestinesi.

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Il ripassone (pt.29) - L'Africa indipendente

IL RIPASSONE puntata 29 L'AFRICA INDIPENDENTE Tra il 1960 e il 1975 tutti gli stati africani diventano indipendenti. Ma la "decolonizzazione" mostra nel giro di due decenni tutti i suoi limiti: stati creati a tavolino, classi dirigenti formate su modelli europei, conflitti interni e un persistente controllo europeo e statunitense segnano le numerose tragedie del continente.

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