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Categoria: Storie di scientifica ironia (86)

Categoria: Storie di scientifica ironia

Storie di scientifica ironia è una collana di racconti alla scoperta delle storie di scienziati e filosofi, inventori, esploratori, di oggetti, congegni e concetti che oggi ci mostrano frammenti di un passato che ha ancora tanto da insegnarci.

Perché “a essere imprevedibile non è solo il futuro: schegge di un tempo che non esiste più possono oggi trasformarsi in utensili indispensabili per affrontare il nostro tempo e le sfide imposte dal progresso”.



Dario è uno storico della scienza che oltre all’attività e alle ricerche accademiche è da sempre interessato alla divulgazione scientifica.

Totale: 86

Le guardie dello Zar... che fanno le fusa!

Questa storia inizia molto tempo fa, alla fine del Seicento, quando lo Zar russo Pietro I detto il grande, dall’alto dei suoi due metri di statura, rimase stregato da un gatto durante il suo viaggio in Olanda.
Pietro fu un sovrano illuminato, un sorta di eroe nazionale. Oggi possiamo dire anche perché decise di portare questo stupefacente quadrupede con sé in Russia come dono per la figlia Elisabetta. Il primo gatto reale fu chiamato Basilio. Lo zar e a la sua famiglia non ci misero molto ad accorgersi che non appena il gatto era entrato a far parte della loro ... continua

Il Re del ghiaccio - Storia del freddo I

Un imprenditore ossessionato da un’idea folle, un medico appassionato di invenzioni, un assistente ingegnoso, uomini d’affari senza scrupoli, marinai imprudenti, doganieri sorpresi e politici come sempre sensibili al denaro più che agli ideali, diedero vita a una rivoluzione tecnologia e commerciale che è oggi parte integrante delle nostre agevoli esistenze. Questa è la storia delle macchine del ghiaccio che hanno cambiato la vita di ognuno di noi, l’economia (con tutto ciò che ne consegue), la geografia, la politica e perfino i nostri ... continua

Jack 'Mad' Churchill - Il soldato armato di arco e spada durante la seconda guerra mondiale

Combatté la seconda guerra mondiale armato di arco, spada e cornamusa!
Forse il più grande soldato moderno: Jack Churchill o Mad Jack!
Inglese, classe 1906, allo scoppio della guerra attaccò un reparto tedesco armato di frecce, diventando l’unico soldato inglese a uccidere nemici con l’arco lungo.
Partecipò a numerose azioni di guerra con i Commandos: in Norvegia, in Italia e in Jugoslavia, sempre in prima linea e sempre suonando la cornamusa. Fu catturato dai tedeschi e internato, Scappò e venne ricatturato, sfuggì alla fucilazione e nel 1945 dopo ... continua

Le mummie di Roccapelago - Un viaggio meraviglioso nella storia

Per vedere le mummie non dovete andare in Egitto, vi basta infatti andare sull’Appennino modenese, tra Modena e Firenze, a Roccapelago.
Una storia che ha dell’incredibile quella di Roccapelago. Nel 2009 si stanno svolgendo dei lavori di messa in sicurezza della chiesa di Roccapelago un piccolo ma suggestivo castello nell’Appennino modenese. Quando gli operai si trovarono di fronte a una scoperta mirabolante. Sotto le assi di legno del pavimento vengono ritrovati centinaia di corpi sepolti nella cripta.
Chi sono? E perché si trovano lì?
Ci troviamo a ... continua

La Teriaca - Una misteriosa medicina nel cuore di Bologna

Un medicinale per curare qualunque malattia, o forse una pozione magica. Panacea miracolosa che per duemila anni ha raccolto le speranze di civiltà diverse, sospesa tra magia e scienza, tradizione e innovazione. L’idea di poter sfuggire alla malattia, alla sofferenza, all’imprevedibile violenza del fato. Un suggestivo frammento del passato che è giunto fino a noi e che oggi potete ancora osservare da vicino in una antica farmacia di Bologna. Questa è la storia della Teriaca.

La storia di questa panacea è strettamente legata a quella di Bologna, dove nel ... continua

L'uomo che salvò il mondo - Stanislav Petrov e l'incidente dell'equinozio d'autunno

25 settembre 1983, Mosca, Unione sovietica, una domenica come tante durante la quale il tenente colonnello Stanislav Petrov si gode il riposo in famiglia. Squilla il telefono. Risponde. Le linee del suo volto si irrigidiscono. Dice soltanto: va bene arrivo. Un collega è malato tocca sostituirlo per il turno notturno. Quindi si infila l’uniforme. Abbraccia i figli, bacia la moglie ed esce di casa senza sapere che quella notte si arriverà a un passo dall’apocalisse nucleare e cha sarà lui ad evitarla.

Il futuro è qui? - Ai Pin sarà il device del futuro?

I cellulari esisteranno ancora tra dieci anni? E soprattutto saranno ancora i leoni della savana digitale?
Oggi può sembrare assurdo, ma la rivoluzione digitale ci ha abituato a colpi di scena emblematici già da diversi anni.
Nel 2035 tutti davanti allo schermo per vedere l’Iphone 27 o esisterà qualcosa di completamente diverso?
Alcuni audaci inventori hanno le idee ben chiare…
Pochi giorni fa infatti nel cuore dell’avanguardia digitale, a San Francisco, è stato presentato un nuovo device che promette l’ennesima rivoluzione nella rivoluzione.
A ... continua

Criminale di guerra e premio Nobel - La storia di Fritz Haber

Ha ucciso milioni di persone e ha salvato milioni di persone. È stato un criminale di guerra ma anche un premio Nobel.
Se la prima guerra mondiale non è durata pochi mesi lo si deve praticamente solo a lui e alla sua invenzione. Che doveva invece servire a salvare il mondo dalla fame.
Fritz Haber, classe 1868, dopo aver lavorato nella azienda chimica del padre studiò all’università di Heidelberg e Berlino. Caparbio e instancabile lavorò 17 anni per trasformare azoto e idrogeno in ammoniaca e con l’aiuto di Carl Bosch e dell’azienda chimica BASF elevò ... continua

L'inventore (dimenticato) del cinema sonoro - Giovanni Rappazzo

Questa è la storia di un sognatore, di un giovane inventore italiano che ha ideato il cinema sonoro, cambiando per sempre il modo di fare e guardare i film. Dal 1895 infatti il cinema era muto, un susseguirsi di immagini alle quali potevano essere aggiunte delle brevi didascalie accompagnate da canzoni suonate da un pianista in sala. Fino a quando…

Il don Chisciotte delle nuvole - Il conte Francesco Zambeccari: "aerobata" dimenticato

Pochi sanno che in una bella giornata dell’agosto 1804, sopra Bologna volteggiava un’aeronave di taffetà a strisce bianche e verdi a bordo della quale vi era il temerario conte Francesco Zambeccari, intento a remare l’aria con due grandi ventagli.
Non sapeva dove lo avrebbe portato quell’insolito aggeggio, ma non se ne curava, perché l’importante era allontanarsi da un mondo che non gli piaceva.
Più sognatore che scienziato, il nostro intrepido sacrificò al volo prima il patrimonio e poi la vita, raccogliendo qualche primato e molti aneddoti ... continua