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La storia e la memoria - Reading di Daniele Biacchessi - G8 Genova 2005

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Daniele Biacchessi riannoda il lungo filo nero che conduce dalle stragi nazifasciste avvenute in Italia nel 1944 e 1945, alla scoperta del cosiddetto "armadio della vergogna" con i suoi centinaia di fascicoli rimasti sepolti per anni sugli eccidi a Sant'Anna di Stazzema, Marzabotto, Fosse Ardeatine. Il racconto attraversa poi gli anni Sessanta, Settanta e Ottanta con le stragi di Piazza Fontana e Questura di Milano, Piazza della Loggia di Brescia, Italicus, Stazione di Bologna, Rapido 904.
"La storia e la memoria" si snoda attraverso la voce, la tecnica del monologo teatrale, la musica, le immagini, le testimonianze sonore.
Lo spettacolo è stato rappresentato in spagnolo dal 19 luglio al 7 agosto 2004 a Cuba: L'Avana (Parque Almendares e Fragua Martiana), Trinidad (Casa della Cultura) e Niquero (Teatro Metromondo). In italiano in teatri,strade, piazze, luoghi storici e simbolici del nostro paese (Marzabotto, Montesole, Stazione di Bologna, Sant'Anna di Stazzema).
Al sassofono il jazzista Michele Fusiello. Musiche di John Coltrane, Dexter Gordon, Charlie Parker e standard del jazz contemporaneo
Biografia diDaniele Biacchessi
Visita il sito: www.piazzacarlogiuliani.org
Visita il sito: www.veritagiustizia.it

19 commenti


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8 Settembre 2005
08:21

Un modo nuovo di raccontare la memoria. Non é teatro, non é un concerto di jazz. Sono emozioni e pensieri narrati in libertà. Ero presente alla Festa dell'Unità di vada, vicino a Livorno, il 6 agosto scorso.

david

7 Settembre 2005
09:38

C'é bisogno di persone così in Italia.

matteo

7 Settembre 2005
09:36

Possono fare tutto, uccidere persone innocenti. Quello che non possono fare é archiviare le nostre parole, le emozioni, i sentimenti. Così Biacchessi conclude lo spettacolo. Da molto volevo sentire qualcuno affermare a gran voce questi concetti. NON ARCHIVIAMO LA MEMORIA

lorena

7 Settembre 2005
09:31

la musica e le parole. Come nei reading americani di ferlinghetti, ginsberg, leary. Geniale.

teresa

7 Settembre 2005
09:29

Vivo a Soliera in provincia di Modena. E' la seconda volta che assisto a questo spettacolo perché il Comune lo ha portato la giornata della memoria. Poiché sono un appassionato di jazz, ho apprezzato questo particolare connubbio tra musica e parole. Il sassofono di Fusiello e la lirica di Biacchessi. Un ottimo esperimento.

claudio

7 Settembre 2005
09:24

Ero tra il pubblico della festa nazionale dell'unità di milano, il 28 agosto. Conoscevo Biacchessi dalle parole dei suoi libri. Ora in versione teatrale é ancora migliore, assai più efficace. La musica, le immagini. Bisogna portarlo nelle scuole.

lenny

6 Settembre 2005
13:57

Biacchessi e Fusiello raccontano storie del presente, non del passato. E' un piccolo capolavoro. Lo consiglio dopo averlo visto dal vivo alla Festa dell'Unità di Milano. 400 persone, in silenzio fino alla fine. La pelle d'oca, come ha scritto il Mucchio Selvaggio.

laura

6 Settembre 2005
13:51

Fatelo girare per l'Italia. Raccontatelo ai vostri bambini. Ero a Genova. Un ottimo modo di portare avanti la memoria del paese.

lorenzo

6 Settembre 2005
13:47

Semplicemente grandissimo. Il mio spettacolo di teatro civile italiano.

gianni