Collegare il cervello a un computer, modificare l’attività neurale, potenziare le capacità cognitive e realizzare protesi sempre più realistiche e sensibili. Sono gli obiettivi delle moderne neurotecnologie, il cui scopo primario è aiutare pazienti con gravi difficoltà, ma che potrebbero cambiare profondamente la società.
E mentre diverse aziende sono pronte per andare sul mercato, in Italia nasce la prima struttura multidisciplinare per l’impianto di stimolatori che consentono a chi ha certe lesioni del midollo spinale di tornare a camminare.
Con Marcello Ienca, Vice Direttore dell’Istituto di Etica e Storia della Medicina alla Technical University di Monaco, Silvestro Micera, professore di Bioelettronica presso la Scuola Superiore Sant’Anna e presso l’Ecole Polytechnique Federale de Lausanne, e Pietro Mortini, neurochirurgo.
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