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Unrepentant: Kevin Annett and Canada’s Genocide

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Il documentario “Unrepentant: Kevin Annett and Canada’s Genocide” descrive la storia personale di Kevin Annett quando, nelle veste di reverendo, si è scontrato con la Chiesa Unita per il suo interessamento ai fatti accaduti nelle scuole residenziali canadesi e il genocidio commesso dai responsabili religiosi di queste scuole, dove centinaia di migliaia di bambini Nativi sono stati rinchiusi, dopo essere stati rapiti alle famiglie, e costretti a parlare solo inglese, a dimenticare la propria cultura e a professare la religione cristiana. Qui hanno subito violenze fisiche e sessuali, elettroshock, sterilizzazioni e, in molti casi, la morte. Il film ha ricevuto numerosi premi, al New York Independent Film and Video Festival nel 2006 e come miglior documentario al Los Angeles Independent Film Festival nel marzo 2007. Questa versione sottotitolata in italiano è frutto di un lavoro di numerose persone, in primo luogo Kevin Annett, Nativi Americani.it e Stefania Pontone, Cristina Merlo, Vittorio Delle Fratte, White Tara Production.

Visita: www.nativiamericani.it

3 commenti


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13 Settembre 2010
11:32

Pace e amore a tutti. Volevo solo fare una puntualizzazione. IL richiamo al libro del deuteronomio cosi come e' riportato nel filmato non e' a mio avviso corretto. Il capitolo 7 del libro del deuteronomio va visto nella sua completezza mentre dal filmato ne appare solo qualche brano sintetico e incompleto, mirato e generalista. IL capitolo 7 riguarda l'esodo degli ebrei alla ricerca della terra promessa, nella fase in cui gli ebrei avrebbero dovuto scontrarsi con delle popolazioni piu' forti di loro. Il libro parla pertanto del timore degli ebrei verso le seguenti popolazioni: "gli Ittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te", ma che per mano del Signore sarebbero state sconfitte e distrutte, con i loro altari. IL problema del popolo ebreo e' da sempre il problema della terra promesse, anche oggi. Puntualizzato questo, al fine di escludere che l'antico testamento faccia pensare alla religione ebraica come una religione sempre distruttrice delle culture degli altri popoli, non concordo anche io sull'atteggiamento di silenzio della chiesa sui crimini commessi, ma questo vale non solo nei confronti dei nativi americani, ma della distuzione della persona umana, avvenuta e mai denunciata apertamente, avvenuta nei secoli dai papa re, dai conquistadores inglesi francesi spagnoli, dalla schiavitu dei neri africani, dalla posizione non chiara durante l nazismo, dalla chisura verso il dalai lama e dei crimini cinesi contro i buddisti. con questo voglio dire che la chiesa cristiana in generale si e' macchiata troppe volte e troppo spesso di crimini perdendo piano piano nel corso di secoli quel messaggio di amore pace e fratellanza che ne costituisce la sostanza, sostituita da impenetrabili chiusure ermetiche su dogmi, ordini, obbedienze, cerimoniali predigeriti, assenze colpevoli, silenzi.... senza nulla togliere al valore di evangelizzazione di tanti sacerdoti, cui pero' non condivido sempre l'assolutezza del messaggio a volte predigerito di cui essi sono portatori, mentro dovrebbero comprendere maggiormente che la fratellanza e l'amore sono parte integrante del credo di molte confesisoni e religioni dissimili ma che, aprendo il cuore, non fanno altro che chiudere il cerchio. Che il vostro possa essere un giorno benedetto.

andrea

20 Ottobre 2009
14:40

Documentario-denuncia davvero, importante da diffondere e da vedere!

iakme

4 Febbraio 2009
10:33

Un documentario che va visto. E' proprio vero che "chi è senza peccati scagli la prima pietra". Abbiamo pensato al Canada come il paese da cui prendere esempio e poi ci rendiamo conto che mentre da noi si legiferavano le leggi antisemite da loro eliminavano gli indiani. Diffondere le informazioni per prendere coscienza. Grazie al servizio di Arcoiris tv

carlo magaletti