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Categoria: Uomini e Boschi (21)

Categoria: Uomini e Boschi

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Totale: 16

Uomini e Boschi (pt.4) - Il dopo Vaia. Lavorare in sicurezza

Dopo l’evento di Vaia da parte dei Servizi forestali della Provincia autonoma di Trento è stato predisposto un Piano d’azione per le foreste. Sulla base delle esperienze maturate in Europa in eventi di questo tipo, il Piano ha previsto anche la necessità di provvedere a un’attività di formazione specifica di coloro che operano nell’utilizzazione della grande massa di schianti. L’utilizzazione delle piante schiantate richiede infatti delle modalità di utilizzazione particolari soprattutto per garantire la sicurezza dei boscaioli. A questo scopo è quindi ... continua

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Uomini e Boschi (pt.9) - Il dopo Vaia. Due tempeste a confronto

L’evento di Vaia ha provocato vasti danni nelle foreste demaniali della val Cadino. Il dott. Paolo Kovatch, al tempo gestore delle foreste demaniali, accompagna il vecchio amministratore che dovette provvedere all’utilizzazione della grande massa di schianti che in val Cadino provocò l’alluvione del novembre 1966. Il dott. Nardin rimane stupito dei mezzi meccanici che ora, rispetto al 1966, permettono di procedere velocemente all’apertura della viabilità necessaria e al recupero del legname schiantato. Il confronto fra i due eventi permette di constatare ... continua

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Uomini e Boschi (pt.15) - Le marocche di Dro e il Pino nero

Le marocche di Dro sono un biotopo di particolare interesse perché in questa grande landa sassosa originata da una delle più grandi frane delle Alpi, si può osservare l’evoluzione della vegetazione che la colonizza.
In passato sono stati fatti rimboschimenti di pino nero d’Austria, una specie che riesce ad attecchire anche in zone aride e prive di fertilità. Questi rimboschimenti avevano due motivazioni: produrre legname e creare un po’ di terreno, ma una seconda importante motivazione era quella di dar lavoro ai moltissimi disoccupati che vi erano in ... continua

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Uomini e Boschi (pt.18) - La tempesta Vaia e l'Altopiano della Vigolana

Nella puntata attraverso le interviste ai vigili del fuoco volontari dell’Altopiano della Vigolana, viene documentata l’attività svolta in emergenza durante e subito dopo la tempesta Vaia. Si tratta di testimonianze che documentano la drammaticità della situazione e di quel vero e proprio miracolo per cui, in questa situazione di grande pericolo, nessuno si è fatto male.
Da parte di tutti gli intervistati viene considerato come questa vicenda rimarrà indelebile nella loro memoria e sarà sicuramente un’esperienza utile per il futuro, ma anche come di fronte ... continua

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Uomini e Boschi (pt.10) - Il lago di Montagnoli

Il lago di Montagnoli è stato costruito nel 2014 per garantire l’innevamento artificiale della sky area di Madonna di Campiglio. L’iter di individuazione del luogo dove realizzarlo e poi di progettazione e autorizzazione ha richiesto vari anni. Si trattava infatti di inserire il bacino in un’area al confine con il Parco Naturale Adamello Brenta. Alla fine il lago è stato realizzato adottando anche modalità innovative e il risultato finale è quanto mai interessante anche sotto l’aspetto della sostenibilità ambientale.

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Uomini e Boschi (pt.14) - Il paesaggio PostVaia

Alessandro de Bertolini, ricercatore presso la Fondazione Museo storico del Trentino ci spiega come il paesaggio sia una realtà complessa che non può essere compresa solo in termini naturali, ma anche come un fenomeno storico e culturale. Infatti, il paesaggio viene modellato dalle azioni dell'uomo nel tempo, dalle sue attività economiche, sociali e culturali, dalla tecnologia, dalle pratiche agricole e industriali, dalle infrastrutture e dalle politiche territoriali.
In sintesi, il paesaggio come fenomeno storico ci permette di comprendere la complessità della ... continua

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Uomini e Boschi (pt.5) - Il dopo Vaia. Marcesina, utilizzazioni

L’evento di Vaia sull’Altopiano di Marcesina è stato devastante per i boschi. Una notevole quantità degli schianti è stata acquistata dalla ditta Duferco che per l’utilizzazione si avvale di ditte austriache, estoni e finlandesi. Nei boschi colpiti vi sono situazioni diversificate per fertilità e condizioni selvicolturali e che quindi presentano condizioni differenti sotto l’aspetto dell’utilizzazione. Viene descritta l’utilizzazione in atto mediante macchine che consentono l’allestimento del legname sul letto di caduta e l’esbosco su piste ... continua

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Uomini e Boschi (pt.8) - Il recupero dei boschi in Val Cadino e a San Martino di Castrozza

L’evento di Vaia ha provocato vasti danni nelle foreste demaniali della val Cadino e di San Martino di Castrozza. Il dott. Paolo Kovatch, al tempo gestore delle foreste demaniali, ci accompagna e ci racconta gli interventi effettuati nel post Vaia.

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Uomini e Boschi (pt.12) - Le briglie sul torrente Chieppena

Nel bacino del torrente Chieppena durante l’alluvione del 1966 si era originata una colata detritica di circa un milione di m3 che ha provocato gravissimi danni.
Dopo quell’alluvione era stata rifatta una solida sistemazione ultimata nel 1992 con la costruzione di una briglia frangicolata posizionata nella parte alta del bacino in modo da poter essere efficace nel controllo di un’eventuale colata simile a quella innescatasi nel 1966. Il 13 luglio del 2021 un evento pluviometrico intenso (150 mm in circa 10 ore con una punta di 50 mm in circa 45 minuti) ha ... continua

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Uomini e Boschi (pt.7) - Il dopo Vaia. Il parco delle Terme di Levico

L’evento di Vaia, oltre ai boschi del Comune di Levico, ha provocato anche lo schianto di oltre 200 piante all’interno del Parco storico di Levico Terme. Il parco era stato colpito già nel 2002 da una tromba d’aria che però in quell’occasione aveva atterrato soprattutto gli abeti rossi; questa volta invece il vento di Vaia ha schiantato piante di tutte le specie, molte delle quali secolari.
Dopo un primo momento di sgomento da parte di tutti coloro che lo curano, il Parco è stato liberato in un solo mese in tempo per poter allestire il mercatino di Natale ... continua

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