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Categoria: Fondazione Claudio Venanzi (93)

Categoria: Fondazione Claudio Venanzi

Totale: 93

Donne nella polis - Giulia Berna - prof.ssa Lidia Pupilli

Giulia Berna: da maestra a proto-elettrice Nel 1906 una semplice maestra di provincia decise, insieme ad altre nove colleghe, di chiedere il voto politico: una lunga tradizione le escludeva dalla cittadinanza, ma le docenti possedevano tutti i requisiti richiesti dalla legge che, in aggiunta, non sanciva alcun divieto esplicito. Così, seguendo l’invito di Maria Montessori, divennero, ancorché per dieci mesi, le prime elettrici della storia europea.

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Donne nella polis - Olympe de Gouges - prof.ssa Lidia Pupilli

Olympe de Gouges: libere, uguali e cittadine Scrittrice e drammaturga, nel pieno della Rivoluzione francese si accorse che il termine “cittadino” non era neutro o universale, ma prettamente maschile, decise perciò di rivendicare parità e cittadinanza firmando la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (1791) che volgeva al femminile il noto documento del 1789. Altre audaci prese di posizione la condussero al patibolo: dimenticando le “virtù del suo sesso”, aveva osato farsi “uomo di stato”.

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Donne nella polis - Rosa Oliva - prof.ssa Lidia Pupilli

Rosa Oliva: nel corpo dello Stato A dieci anni dall’entrata in vigore, la Costituzione non era ancora attuata: le italiane non godevano del principio di parità in molti ambiti, fra cui i pubblici uffici. La giovane Rosa, laureata in Scienze politiche, decise allora di sollevare un caso: si iscrisse a concorso per la carriera prefettizia venendone esclusa in quanto donna. Senza scomporsi si rivolse al suo ex docente Costantino Mortati che istruì un ricorso vittorioso: la Corte costituzionale aprì alle italiane tutte le carriere.

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Donne nella polis - Tina Anselmi - Prof.ssa Lidia Pupilli

Tina Anselmi: una vita per la Repubblica
L’Azione Cattolica, la Resistenza a 17 anni e poi la costruzione della Repubblica, vissuta solo come propagandista per via della minore età. Il sindacato e l’impegno nella Democrazia Cristiana come ulteriore apprendistato per il futuro approdo alla vita parlamentare: è il 1968 e in capo a otto anni Tina viene nominata ministra, la prima che l’Italia abbia mai avuto. Come presidente della Commissione d’inchiesta sulla P2 squaderna una realtà sconcertante ricevendo attacchi e intimidazioni. Seguiranno altri incarichi ... continua

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Ebraismo - prof.ssa Cristiana Facchini

Elsa Morante - prof.ssa Lucia Tancredi

Fin de siècle 2.0 - Città dipinte: Aldo Rossi e il postmoderno - prof. Roberto Cresti

Città dipinte: Aldo Rossi e il postmoderno
Uno straordinario alleggerimento di forme pervade tutta l’opera di Aldo Rossi (1931-1997), la cui architettura, anche una volta realizzata, pare volersi attenere alla immaterialità di una immagine. Non esiste stile che Rossi non abbia svuotato del suo peso, neppure l’architettura di regime degli anni Trenta in Urss, verso la quale si sentiva attratto. Egli ha creato così un teatro di forme che, come il suo Teatro del mondo, realizzato a Venezia nel 1979, ‘galleggiano’ sulla superficie terrestre come pensieri ... continua

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Fin de siècle 2.0 - Cosmi metafisici, grandi bellezze e anacronismi - Prof. Roberto Cresti

Cosmi metafisici, grandi bellezze e anacronismi
La pittura metafisica di Giorgio de Chirico e di Alberto Savinio ha avuto molti seguaci nell’intero XX secolo. Fabrizio Clerici (1913-1993) ne è stato un interprete di eccezionale qualità immaginativa, in un dialogo fra tradizione dell’arte italiana e fantascienza. Anche Riccardo Tommasi Ferroni (1934-2000), un disegno del quale è stato scambiato per un’opera di Leonardo, ha interpretato in pittura valori analoghi, anticipando la visione di Roma del film di Paolo Sorrentino, La grande bellezza (2013). In un ... continua

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Fin de siècle 2.0 - Da Gaber a Luporini: la Milano del 'Signor G' - prof. Roberto Cresti

Da Gaber a Luporini: la Milano del ‘Signor G.’
In una città, Milano, ormai, negli anni Sessanta-Settanta, fuori dalla mitologia del boom economico, e percorsa da profonde crisi sociali e di identità culturale, Giorgio Gaber (1939-2003) ha avviato una riforma della musica leggera come ricerca di un ‘senso della vita’ libertario e individuale, ma attento ai valori collettivi. Lo spettacolo Il signor G. (1970), ha segnato il rafforzarsi della collaborazione con Sandro Luporini (1932), che si è estesa, per tutti gli anni Settanta, a altri spettacoli di ... continua

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Fin de siècle 2.0 - Nuovi selvaggi, transavanguardie e graffitisti - prof. Roberto Cresti

Nuovi selvaggi, transavanguardie e graffitisti
Uscita dalla II guerra mondiale senza più una identità culturale, la Germania ha cominciato, negli anni Settanta, a riprendere una forte iniziativa in ambito artisti-co. Ne sono scaturite tendenze accomunate da un ritorno all’Espressionismo, che si trova nei cosiddetti Nuovi selvaggi (Neuen Wilden) (fra i molti: Marcus Lüpertz, Arnulf R. Penck, Georg Baselitz e Alselm Kiefer), e che ha un riscontro nel Nuovo cinema tedesco (Werner Herzog, Rainer W. Fassbinder, Wim Wender). Anche in Italia si è avuta, fra gli anni ... continua

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