È l'eterna battaglia di Davide contro Golia: la storia di Saúl Luciano LLiuya, contadino andino che ha osato sfidare il gigante tedesco dell'energia RWE, tra i maggiori inquinatori del mondo. Nel corso della sua storia, l'azienda ha emesso più CO2 del solo Perù, oggi uno dei Paesi più colpiti dal riscaldamento globale.
I 57mila abitanti della Groenlandia (a maggioranza Inuit) si trovano di fronte a un dilemma cruciale: perseguire la strada dello sviluppo attraverso l'agricoltura e il turismo, oppure aprire ai capitali stranieri bramosi di risorse presenti nel sottosuolo. È nell'interesse della più grande isola del mondo diventare un nuovo Eldorado minerario? La popolazione è divisa.
La crescente domanda di frutta e verdura in Europa sta suscitando preoccupazioni in merito alla gestione delle risorse idriche in Spagna. In particolare, si è acceso un conflitto tra i settori di turismo e agricoltura attorno al fiume Tago, il più grande corso d'acqua della penisola iberica, chiamato "l'orto d'Europa".
Sconosciuti al grande pubblico e raramente raccontati, i Mikea sono l'ultimo popolo di cacciatori-raccoglitori nomadi del Madagascar. Ne sono rimasti meno di duemila, ma non hanno mai ottenuto lo status ufficiale di popolo indigeno, perché il Madagascar non ha ratificato la Convenzione internazionale relativa ai popoli indigeni.
Secondo l'UNESCO, le Dolomiti sono patrimonio dell'umanità. Ma l'afflusso di turisti rovina il territorio al punto che si sta pensando di limitarne l'accesso. Questo territorio, i cui 500.000 abitanti risiedono principalmente in villaggi, conta 33 milioni di pernottamenti all'anno, senza contare gli innumerevoli visitatori giornalieri. Una guida alpina e un architetto si battono attivamente per preservare la loro regione.
In Libano, nemmeno il mondo dell'ippica è risparmiato dalla crisi economica che colpisce da anni il Paese mediorientale. Emblema di un passato glorioso, nonché vetrina della varietà socio-culturale libanese, l'ippodromo di Beirut rischia ora di chiudere i battenti dopo ben duecento anni di attività.
Nonostante i combattimenti si svolgano a 5mila chilometri di distanza, l'impatto della guerra in Ucraina si fa sentire fino a Surat (India occidentale). La capitale mondiale del taglio, della lucidatura e dove si svolge il più grande mercato di diamanti naturali, è di fatto una vittima collaterale dell'offensiva militare del Cremlino.
Se le drag queen non devono più nascondersi, lo devono in gran parte a "Madame Arthur". Dietro la sua celebre insegna rossa, rimasta immutata dal 1946, questo cabaret parigino è sempre stato un rifugio per persone trans e omosessuali. Chiuso per oltre 5 anni, ha riaperto le sue porte nel 2015 e, ogni settimana, i suoi interpreti rivisitano i classici della canzone francese, mantenendo viva la tradizione e sfidandone un'altra: gli stereotipi di genere.