Nel 2004 nei cinema di tutto il mondo esce "The Terminal", pellicola di enorme successo che narra la storia improbabile di Viktor Navorski, profugo apolide di una immaginaria micro-repubblica russa destinato a restare prigioniero nell'area di transito dell'aeroporto newyorkese JFK. Quella trama che ha emozionato milioni di spettatori era in parte ispirata alla vita reale di un prigioniero volontario di uno scalo aeroportuale: il suo nome era Mehran Karimi Nasseri, apolide residente in un angolo del Terminal 1 dello "Charles de Gaulle" dove attendeva invano di essere riconosciuto come cittadino britannico e di poter tornare a Londra.