La tragica parabola dei carri armati italiani nella seconda guerra mondiale. Per anni ridicolizzati come "scatole di sardine", i carri armati del Regio Esercito furono il risultato di una politica militare miope e di un’industria impreparata. Dall’istituzione della specialità carrista nel 1926, passando per l’illusione delle tankette Carden-Loyd, fino alle disfatte nella Guerra di Spagna contro i T-26 sovietici: una storia fatta di errori, ritardi e occasioni perdute.
Solo dopo le sconfitte evidenti si cercò di sviluppare mezzi più efficaci, come il carro P26 e il semovente M43 75/46 — ottime macchine, ma troppo tarde per cambiare le sorti del conflitto. In questo video analizziamo le scelte strategiche, i limiti industriali e le conseguenze militari delle decisioni italiane in campo corazzato.