I Sony Computer Science Laboratories di Roma presentano "Spazio Dentro, Spazio Fuori", all'interno del ciclo di incontri "Dialoghi tra Letteratura e Scienza."
Dominique Fortier tratteggia la vita di Emily Dickinson partendo dai luoghi in cui la poetessa ha vissuto. Andando avanti nella lettura, il libro offre sufficienti spunti per capire che sono anche i luoghi ad aver vissuto la poetessa, anzi, essi sono spazi della sua interiorità.
Un’interiorità che è essa stessa una città. E anche quando ce la raccontano “reclusa” a scrivere poesie, nel solo spazio della sua camera, Emily Dickinson apre una finestra sul suo spazio interiore e quello che vi trova è sconfinato, così come sconfinato è lo sguardo che usa per guardare fuori dalla sua finestra in un continuo scambio tra “spazio dentro e spazio fuori”.
L’evento apre il dialogo sulle città, quelle dentro di noi, viste come spazio dell’interiorità, e quelle fuori, ovvero i luoghi a cui ci rapportiamo.
Ci stimola a domandarci quanto i centri urbani in cui viviamo siano costruiti per accogliere la moltitudine di interiorità umane che li affollano sotto forma di cittadini e se alcune caratteristiche urbane ci hanno mai spinto, a volte, a recluderci in spazi digitali invece. Una dimensione urbana che guarda al cittadino come "interiorità" è auspicabile, laddove possibile?