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VL2025 - 'SCARTO' - Evento di apertura - con Tomaso Montanari e Paola Caridi

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Questa non è un’edizione come le altre, non è un tempo come gli altri. Abbiamo chiesto a due intellettuali, amici di vicino/lontano, di aprire il festival 2025 intrecciando le loro intelligenze e le loro sensibilità, a partire dalla parola “scarto”, filo conduttore di questo programma. Per riflettere, tutti insieme, sui temi che ci stanno a cuore e interrogano le nostre coscienze.

«Quando sono debole, è allora che sono forte»
La profezia degli scartati
LECTIO MAGISTRALIS di TOMASO MONTANARI

La parola ‘scarto'. La sua polisemia è, per i linguisti, casuale. Ma, ai miei occhi, felicissima. Nella sua forma si trovano a confluire due storie etimologiche diverse. Lo scarto è ciò che si scarta, cioè che si butta via. La seconda scelta, quello che si lascia ai margini. Ma lo scarto è anche il movimento improvviso e imprevisto che riapre i giochi, e cambia paradigma. È dagli scartati che viene la salvezza. La mossa del cavallo che riapre i giochi, e cambia la storia.

Non dimenticare un solo nome.
Elegia per i sudari di Gaza
LECTIO MAGISTRALIS di PAOLA CARIDI

Teli di mussola, e poi di plastica. Bianchi perché bianco è il colore del sudario. Le sindoni di Gaza sono il simbolo dei corpi che non abbiamo visto, prima, quando erano ancora vivi. Avvolgere, “incartare” i corpi dei defunti non è solo la pratica che dà dignità anche alla morte. È la rappresentazione della fisicità della guerra. Del suo costo insopportabile, occultato dentro sudari allineati, tutti uguali. Tutti bianchi.
A restituire la loro storia, il loro volume nel mondo sono i nomi. Scritti con un pennarello che stingerà presto. Dare nome, e non dimenticarne neanche uno, è atto di resistenza. È tentativo, tenace, di conservare la dignità almeno dei morti. Quando persa è stata la strada per salvare i vivi.

PAOLA CARIDI Saggista e giornalista, è fondatrice e presidente di Lettera22, associazione di giornalisti specializzata in politica estera. Si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo. Ha tradotto e curato La rivoluzione egiziana di ‘Ala al-Aswani (Feltrinelli 2011, Premio Terzani 2012). Tra le sue ultime pubblicazioni per Feltrinelli: Gerusalemme senza Dio (2022), Hamas. Dalla resistenza al regime (2023, nuova edizione aggiornata) e Il gelso di Gerusalemme. L'altra storia raccontata dagli alberi (2024). Ha vinto, tra gli altri, il Premio Kapuściński 2024. Cura dal 2008 il blog invisiblearabs.

TOMASO MONTANARI Storico dell’arte. Dal 2021 è Rettore dell’Università per Stranieri di Siena. È stato presidente di Libertà e Giustizia. Scrive su il Fatto Quotidiano, sul Venerdì di Repubblica e su Altreconomia. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Dalla parte del torto (2020) e Eclissi di Costituzione (2022), entrambe per Chiarelettere; Se amore guarda (Einaudi 2023); Le statue giuste (Laterza 2024); Libera università (Einaudi 2025).

L'evento si realizza con il sostegno di BCC Banca di Udine
La foto di copertina è di Luca d'Agostino

Visita: www.vicinolontano.it


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