Federico Vitella - Il trionfo del corpo delle “maggiorate”, ovvero appunti sulla sessualizzazione dello spazio pubblico
Incontro nell'ambito della quattordicesima edizione de "La Storia in Piazza. Le piazze della storia"
Il cinema italiano del dopoguerra si rimette in piedi grazie a una batteria di attrici dalla non comune carica sessuale: Gina Lollobrigida, Silvana Mangano, Sophia Loren su tutte. Le “maggiorate” riempiono ogni ordine di sale, fanno notizia su quotidiani e rotocalchi, prestano i connotati al made in Italy, inaugurano festival ed eventi esclusivi. Le maggiorate sono dive: incarnano forme di vita seducenti e modi di essere replicabili nell’età della Ricostruzione. Ma in una cultura pubblicitaria contraddistinta dall’affissione stradale, il lancio dei film delle maggiorate implica pure il ripensamento del manifesto murario. Se la strategia corrente prevedeva la riproduzione di una scena drammatica, la nuova centralità della diva nell’industria cinematografica si traduce nella catalizzazione dello spazio figurativo da parte dell’ammiccante rappresentazione del corpo femminile. Ecco, inizia così, in Italia, con buona pace di Pio XII, la sessualizzazione dello spazio pubblico che ancora ci accompagna.
Visita: palazzoducale.genova.it