Cento anni fa, nel 1925, Eugenio Montale pubblicò il suo primo libro per le edizioni di Piero Gobetti: Ossi di seppia. Un debutto decisivo per il poeta che nel 1975 ha vinto il Nobel e che oggi è considerato un grande classico. Un libro memorabile che resiste all’usura del tempo e delle tempeste, come l’agave sullo scoglio.
Grazie alla rilettura degli Ossi da parte di narratori come Antonio Franchini e Walter Siti e poeti come Antonio Riccardi ed Enrico Testa ritroviamo, in quattro appuntamenti, la voce di Montale, il suo sguardo sul paesaggio di tutti e tutte noi: «E andando nel sole che abbaglia / sentire con triste meraviglia / com’è tutta la vita e il suo travaglio / in questo seguitare una muraglia / che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia». Chiude il ciclo l’incontro con Laura Accerboni, fra le migliori voci della nuova poesia.
Il ciclo OSSI OGGI è a cura di Alessandro Ferraro.
Visita: palazzoducale.genova.it