Due promozioni, due medaglie d'oro al valore, una croce di ferro tedesca con inclusione nell'ordine del cavalierato, le congratulazioni di Mussolini, Hitler, Doenitz. La storia del sommergibile "Agostino Barbarigo" e del comandante Enzo Grossi è affascinante, figlia soprattutto di due azioni di guerra concluse, secondo i rapporti e la propaganda, con l'affondamento di due corazzate americane. Ma erano tutte bugie, frutto di circostanze e suggestioni. Soltanto a conflitto concluso si sarebbe scoperta la verità sulle azioni belliche di Grossi, mentre del "Barbarigo" si sono perse le tracce da quando partì per il suo ultimo viaggio nel giugno del 1943, divenendo un fantasma degli abissi.