Tra gli anni '20 e gli anni '30 del Novecento la Regia Marina italiana è impegnata in un ambizioso piano di costruzioni di nuove unità. Le scelte politiche e strategiche conducono verso uno scenario di futuro confronto armato con la Francia, identificata nella maggiore rivale nello scacchiere mediterraneo. In risposta alla costruzione dei cacciatorpediniere di tipo "La Fantasque" da parte dei transalpini, l'Italia pianifica la realizzazione di ben dodici incrociatori veloci: è la classe "Condottieri", una risposta veloce e potentemente armata alle navi francesi. Le scelte di costruzione oltre alle erronee pianificazioni militari produrranno molte navi inadeguate, veloci ma scarsamente protette e destinate a essere affondate durante il conflitto.