Franco Cardini - Le piazze di Dio
Incontro nell'ambito della quattordicesima edizione de "La Storia in Piazza. Le piazze della storia"
Limitiamoci alle tre grandi religioni abramitiche, dove il confronto è più chiaro e puntuale. La piazza nell’ebraismo, nel cristianesimo e nell’Islam è uno spazio sacro, uno scenario di ostensione del potere e della gloria, un luogo di testimonianza della fede. Tuttavia, si tratta di un confronto asimmetrico: anzitutto in quanto nel cristianesimo, religione incentrata sull’adorazione di un Dio ch’è anche Vero Uomo, la grande Piazza di Dio si sdoppia in due: Piazza San Pietro e Piazza San Giovanni, cioè la piazza del papa e quella del vescovo di Roma che sono a loro volta, un po’ come il Vero Dio ch’è anche Vero Uomo, la medesima persona (per quanto dir ciò del Dio cristiano sia grave errore: le persone in Lui sono distinte). Come nel cristianesimo vanno considerate almeno due piazze – ma ci sarebbero anche quelle mariane, soprattutto Lourdes, e quella di Santiago de Compostela -, nell’Islam vanno considerate quella del santuario della Mecca e quella tra la Cupola della Roccia e la moschea al-Aqsa sul piazzale superiore del Monte Moriah, dove sorgeva il Tempio di Gerusalemme; nell’ebraismo è invece sufficiente considerare il piazzale del Muro Occidentale, impropriamente detto “Muro del Pianto”. La circostanza che di ciò si parli nell’anno del Giubileo cristiano assegna al tema un rilievo speciale.
Visita: palazzoducale.genova.it