Il 19 luglio 1979 una folla di persone festanti invade pacificamente le strade di Managua, capitale del Nicaragua: celebrano la fuga di Anastasio Somoza Debayle, ultimo esponente di una famiglia che ha schiavizzato e derubato il piccolo Paese centramericano. La vittoria contro il tiranno è frutto di una guerra civile nata dall'assassinio di un giornalista oppositore del regime e dall'impegno di un gruppo di ex studenti che hanno creato un fronte rivoluzionario. I sandinisti diventano un simbolo per l'America che si oppone alle dittature sostenute economicamente dagli Stati Uniti e uno spauracchio per Washington.