Aprile 1943: soldati tedeschi della Wehrmacht scoprono all'interno di una foresta situata a circa venti chilometri da Smolensk un'enorme fossa comune. All'interno, circa tremila cadaveri di uomini giustiziati con un colpo alla nuca, tutti accomunati dall'indossare l'uniforme regolare di ufficiale dell'esercito polacco. Il massacro di Katyn irrompe nello scenario della Seconda Guerra Mondiale come prova di atrocità sovietica, salvo venire riscritto a conflitto finito come ulteriore esempio della barbarie nazista. Soltanto col tempo e con la paziente ricerca condotta da studiosi anche sovietici si giungerà alla scioccante verità di una strage ordinata personalmente da Stalin.