Serena Giacomin, fisica climatologa e presidente dell'Italian Climate Network, affronta la comunicazione dei cambiamenti climatici, descrivendone gli effetti concreti e le sfide divulgative.
Giacomin spiega il concetto di "colpo di frusta climatico", un fenomeno crescente caratterizzato dal passaggio repentino tra situazioni climatiche estreme opposte, come avvenuto in Emilia-Romagna nel 2023 con il passaggio dalla siccità estrema all'alluvione. Il problema è aggravato dalla diminuzione dell'intervallo temporale tra un evento estremo e l'altro, che riduce la capacità di adattamento.
Sul fronte della comunicazione, Giacomin sottolinea la necessità di accompagnare il pubblico nella comprensione dei fenomeni climatici, distinguendo tra meteorologia (studio dell'atmosfera e previsioni del tempo) e climatologia (studio delle tendenze a lungo termine). Evidenzia come una situazione meteorologica singola non stabilisca mai una tendenza climatica, sebbene gli eventi recenti si inseriscano perfettamente nella tendenza osservata negli ultimi anni.
Riguardo ai negazionisti climatici, Giacomin distingue tra chi ha dubbi legittimi, che meritano risposte costruttive, e i "negazionisti professionisti", ai quali viene data eccessiva visibilità mediatica creando un falso bilanciamento (false balance) che non rispecchia il consenso scientifico.
Giacomin pone l'accento sull'importanza di cambiare la narrazione della crisi climatica, proponendo un approccio più positivo che presenti la reazione al cambiamento climatico non come rinuncia ma come opportunità. Sottolinea inoltre il ruolo cruciale dei giovani attivisti e la necessità che la generazione adulta li accompagni invece di giudicarli.
Infine, descrive l'attività dell'Italian Climate Network, che oltre all'advocacy durante le conferenze sul clima (COP), si concentra sull'educazione nelle scuole, fornendo conoscenze e strumenti ai docenti per affrontare un tema trasversale che coinvolge scienza, economia e società.
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