Il 27 settembre 1915 il porto e la città di Brindisi sono scossi da un'immane esplosione. A saltare in aria è una corazzata policalibro ancorata in rada, la "Benedetto Brin", che in meno di un'ora affonda portando con sé oltre metà dell'equipaggio. Sulle dinamiche della tragedia si dibatterà per anni, tra la tesi di un accidentale impatto con una mina sino alla teoria del complotto riguardante il presunto sabotaggio da parte di spie austriache o di traditori italiani al soldo di Vienna. La triste realtà verrà a galla solo molti anni dopo con una tragica ammissione di colpa da parte della stessa Marina.