Nell'estate del 1939 la provincia di Bolzano, i comuni dell'Ampezzano, alcune zone del Trentino e l'area del Tarvisiano sono chiamati a esprimersi nelle urne. Non si tratta di elezioni amministrative ma di una scelta: i cittadini italiani di lingua tedesca devono stabilire se restare all'interno del regime fascista, sacrificando buona parte della propria identità culturale e sociale, oppure abbandonare i propri beni per migrare nel Reich nazista. L'alternativa del diavolo è rappresentata da quelle Opzioni che spaccano in due intere comunità e i cui effetti continueranno a riverberarsi nel tempo, tra accuse incrociate di tradimento e l'ombra di due dittature sorde di fronte al tema dei diritti civili.