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Afghanistan. E calò il silenzio

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Da V/L 2023 - Confronto con ALBERTO CAIRO, FABRIZIO FOSCHINI - modera VALERIO PELLIZZARI -

Nell’agosto 2021 l’aeroporto di Kabul fu assediato da una folla enorme, sbandata, impaurita, tra filo spinato e soldati stranieri in ritirata. I talebani erano arrivati al potere. L’immagine simbolo fu un gigantesco aereo da guerra americano circondato da afgani. Correvano pensando di trattenerlo. Due di loro, attaccati alle lamiere, precipiteranno. Come Icaro. L’Occidente si emozionava, mandava aiuti, prometteva di non abbandonare quella gente. Forse qualcuno può pensare che fu una grande gara di solidarietà. Poi la burocrazia ha imposto all’accoglienza pretese ottuse e rinvii. Mentre il potere talebano, senza risorse e riconoscimenti internazionali, si è accontentato di punizioni brutali in nome dell’islam e di vietare l’istruzione superiore alle ragazze. Oggi oramai nessuna notizia dal fronte afgano. Solo silenzio.

ALBERTO CAIRO Fisioterapista. In Afghanistan dal 1990 - di cui è cittadino onorario dal 2019 -, lavora per la Ong italiana Nove Onlus e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa per la riabilitazione fisica e l’inclusione socio-economica delle vittime di guerra. Collabora con Repubblica ed è autore di "Mosaico Afghano. Vent'anni a Kabul" (Einaudi 2010).

FABRIZIO FOSCHINI Dottore di ricerca in Storia, Istituzioni e Relazioni Internazionali dell'Asia. Interprete di lingua Dari/Farsi per richiedenti asilo e rifugiati in Friuli Venezia Giulia, si occupa in particolare dell’Afghanistan, dove ha condotto progetti relativi alla storia orale e alla situazione politica, sociale e culturale. Ha tradotto e annotato i "Diari dal carcere" di Sepideh Gholian (Gaspari Editore 2021).

VALERIO PELLIZZARI Giornalista, inviato di guerra, ha seguito per oltre quarant'anni gli avvenimenti che hanno sconvolto l'Europa dell'Est, il Maghreb, il Medio Oriente, l'Asia centrale e l'Estremo Oriente. Autore del memorabile "Kabul Kabul" (con E. Mo, Vallecchi 1989), l’ultimo suo volume sull’Afghanistan è "In battaglia, quando l'uva è matura" (Laterza 2012). È uno dei membri fondatori del Premio Terzani.

Visita: www.vicinolontano.it


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