Con Chiara Tonelli, Emidio Albertini, Silvia Giuliani, Luigi Cattivelli e Michele Morgante. Modera Anna Meldolesi
Quando lo scorso 29 aprile la Commissione europea ha pubblicato l’attesissimo rapporto sulle nuove tecniche genomiche (NGT), le conclusioni hanno suscitato reazioni accese. Per la Commissione, le NGT - che permettono di modificare il patrimonio genetico degli organismi in modo più controllato e mirato rispetto alla modificazione genetica classica - potrebbero contribuire alla “resilienza e sostenibilità” dell'agricoltura di domani, rendendo le piante “più resistenti alle malattie e alle condizioni ambientali o ai cambiamenti del clima”, migliorando i loro tratti agronomici o nutrizionali, riducendo l'uso di pesticidi; e le attuali norme europee sugli OGM creano troppe barriere al loro impiego, e andrebbero quindi riviste. In attesa che l’UE metta mano alle norme sulla modificazione genetica sito-specifica delle piante, i genetisti agrari italiani sono alle prese con vecchi dubbi e nuove speranze. Al festival alcuni tra i principali protagonisti di questa nuova stagione.
Visita: www.foodsciencefestival.it