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Riciclo chimico. Dovrebbe preoccuparci?

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Si stima che in Europa, ogni anno, ciascuno di noi consumi in media 50 kg di plastica. Direi che è tantina. Nel 2018 in Italia sono stati generati 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti plastici di cui solo il 31,4% veniva riciclato. Il resto finiva in discarica o termovalorizzato (il 35,8% e il 32,8%).

Tanto lavoro deve essere fatto per ridurre, dove possibile, la produzione di questi rifiuti e per riuscire a riciclarne una percentuale sempre maggiore.
Ma non sempre si può fare a meno della plastica e non sempre la plastica migliore per un determinato scopo può esser riciclata. In questi casi potrebbe essere interessante trovare delle alternative alla discarica e alla termovalorizzazione. Il riciclo chimico è una strategia affascinante che permette di scomporre i polimeri plastici nelle loro componenti principali per poterle riusare come materia prima per la sintesi di altri prodotti (come altre plastiche).

Spero di riuscire a trasmettere con semplicità la complessità dei materiali plastici, troppo spesso trattati a suon di slogan. Non c’è LA soluzione al problema “plastiche” ce ne sono molte da saper usare intelligentemente per ovviare ai problemi dell’una con le altre, pesando con criterio pregi e difetti.

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