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Tutti i filmati di Marco Cortesi

Totale: 20

Nel Suo Nome - Versione completa

Scritto e interpretato da Marco Cortesi.
"Ci ammazziamo come cani perchè crediamo in Qualcosa di diverso, ma questo maledetto Inferno resta uguale per tutti" - Tadija Mrkonijc - sopravvissuto - Sarajevo '92
Un film-documentario per raccontare il dramma di una delle guerre più crudeli che siano mai state combattute dall'uomo: Ex-Jugoslavia 1991-1995.Tre popoli e tre religioni, gli uni contro gli altri, nel nome del proprio Dio.
Un film per non dimenticare quello che a distanza di soli 10 anni potrebbe accadere di nuovo.
"Nel Suo Nome" è il racconto di ... continua

Visita: www.marco-cortesi.com

Testimoni - Primo Levi - Auschwitz 1944

TESTIMONICHI HA VISTO, CHI HA VISSUTOE CHI HA VOLUTO RACCONTAREdi e con Marco CortesiCi sono eventi che hanno cambiato la storia. Ci sono uomini e donne che sono stati testimoni diretti di questi eventi e che con le loro stesse parole hanno voluto raccontare ciò che hanno visto e vissuto. E ci sono parole che sono state in grado di cambiare il nostro mondo, parole che sono la sintesi delle idee, delle aspirazioni e talvolta degli sconvolgimenti di un’epoca. Questo è “Testimoni”: una serie di brevi documentari dove le immagini ed i documenti video di eventi ... continua

Visita: www.marco-cortesi.com

01)- Racconti Paralleli - ''Il Passatempo del Commendatore''

5 racconti da ascoltare, scritti da Paolo Cortesi, letti e interpretati da Marco Cortesi
"Antonio alzò un po' lo sguardo e vide la faccia del commendatore; i suoi occhi erano come quelli dei serpenti tropicaliche aveva visto in un film di Tarzan. Erano mostruosi, perché erano occhi che avevano guardato solo bestie spaventate, bestie che cercavano di fuggire e vivere."
Una delle prime cose che un bambino vi chiederà dopo che ha compreso che può fidarsi di voi è: "raccontami una storia".
Se, poi, gli racconterete davvero la storia richiesta, e se lo ... continua

Racconti Paralleli - ''La raccomandazione''

5 racconti da ascoltare, scritti da Paolo Cortesi, letti e interpretati da Marco Cortesi
"C'era chi entrava timoroso, cauto, spaventato e buttava le parole a poco a poco, come fosse sangue da una ferita. E tutti, tutti avevano in mano buste, lettere,fogli piegati. Erano le raccomandazioni. Erano scritte tutte su fogli di carta intestata: la curia, l'ospedale, la caserma, il tribunale, il partito."
Una delle prime cose che un bambino vi chiederà dopo che ha compreso che può fidarsi di voi è: "raccontami una storia".
Se, poi, gli racconterete davvero la ... continua

Racconti Paralleli - ''L'Offerta''

5 racconti da ascoltare, scritti da Paolo Cortesi, letti e interpretati da Marco Cortesi
"Ora che ci penso, era come se ciascuno stesse su un gradino di una scala altissima, e per quanto si fosse su un gradino alto, c'era qualcuno sopra,e qualcuno ancora più sopra. Sopra di tutti, a quel tempo, c'era Mussolini, il duce."
Una delle prime cose che un bambino vi chiederà dopo che ha compreso che può fidarsi di voi è: "raccontami una storia".
Se, poi, gli racconterete davvero la storia richiesta, e se lo farete meglio che potete, allora il momento della ... continua

Racconti Paralleli - ''La gravida''

5 racconti da ascoltare, scritti da Paolo Cortesi, letti e interpretati da Marco Cortesi
"Saralvo, voi avete l'abbacchio in casa e lo nascondete.- esclamò Anzuini; aveva ritrovato la sua arroganza e ora, qualunque cosa avesserodetto l'ebreo e sua moglie, avrebbe continuato ripetendo la stessa pretesa, aumentando la furia."
Una delle prime cose che un bambino vi chiederà dopo che ha compreso che può fidarsi di voi è: "raccontami una storia".
Se, poi, gli racconterete davvero la storia richiesta, e se lo farete meglio che potete, allora il momento della ... continua

Racconti Paralleli - ''Divina''

5 racconti da ascoltare, scritti da Paolo Cortesi, letti e interpretati da Marco Cortesi
"Antonio alzò un po' lo sguardo e vide la faccia del commendatore; i suoi occhi erano come quelli dei serpenti tropicaliche aveva visto in un film di Tarzan. Erano mostruosi, perché erano occhi che avevano guardato solo bestie spaventate, bestie che cercavano di fuggire e vivere."
Una delle prime cose che un bambino vi chiederà dopo che ha compreso che può fidarsi di voi è: "raccontami una storia".
Se, poi, gli racconterete davvero la storia richiesta, e se lo ... continua

Nel suo nome - Capitolo 3: Giustificazioni

"Ma non puoi stare a casa tua con i tuoi amici? Che bisogno c'è di andare così lontano?": l'incomprensione e lo stupore di chi non riesce a capire cosa tiporta a partire... "Attorno a te tutti cominciano a guardarti strano. Ti senti diverso e capisci di non appartenere alla categoria degli "originali", diquelli che non possono fare le vacanze dove le fanno tutti gli altri, nelle solite località di villeggiatura, e devono assolutamente, a tutti i costi, stupire.No, tu appartieni ad un gruppo diverso, ad una minoranza per la quale la parola "originale" non è ... continua

Nel suo nome - Capitolo 2: Arrivo

Il Campo Profughi... il viaggio e finalmente l'arrivo: i lunghi corridoi, i volti di chi ha perso tutto ed un particolare che non puoi più dimenticare: l'odore..."Un odore fortissimo ci sorprese come se fosse in agguato dietro i vetri unti. Un odore difficile da spiegare e che mai avevo sentito prima.Un misto di detersivo e disinfettante, quale l'odore di un ospedale, ma di contro quanto più forte era l'aroma sintetico, chimico e impersonale di tali sostanze, tanto più penetrante era il terrificante fetore che cercavano di nascondere. Mi guardai attorno: non vi ... continua

Nel suo nome - Capitolo 7: Osman

Osman viene da Mostar e la sua fede in Allah è grande. Deportato nel campo di sterminio di Gabela, Osman descrive le torture commesse dai suoi aguzzini: iCroati Cattolici. "Ci tennero senza mangiare per tre giorni. Ogni tanto ci portavano dell'acqua dentro la quale avevano pisciato. Solo il quarto giorno cidiedero da mangiare: una zuppa fatta con i rimasugli dei loro pasti e i loro escrementi. Ci costringevano a mangiarla di fronte a loro e intanto ci picchiavanocon il calcio dei fucili. Ogni giorno due o tre di loro entravano nella cella in cui eravamo ... continua