243 utenti


Libri.itCIOPILOPI GIUGNO 2024 – NEL VENTRE DELLA BALENACOSÌ È LA MORTE?LA GRANDE FAME DEI SETTE ORSI NANI – LE MIRABOLANTI AVVENTURE DEI SETTE ORSI NANILINETTE – COMPAGNO DI GIARDINOIL LUPO IN MUTANDA 7 – SE LA SVIGNA
Emergency

Fai un link ad Arcoiris Tv

Fai un link ad Arcoiris Tv

Utilizza uno dei nostri banner!












Tutti i filmati di KUM! Festival

Totale: 188

Andrea Bellavita - So cos'hai fatto! La scuola, gli adolescenti e il trauma

Pesaro, 07/04/2024 | Sala della Repubblica, Visioni. So cos'hai fatto! La scuola, gli adolescenti e il trauma
Da alcuni decenni la fiction seriale ha eletto il mondo dei ragazzi in età scolare, e in particolare il mondo degli adolescenti, a oggetto di rappresentazione del tutto autonomo e indipendente. Non più soltanto “figli di”, ma protagonisti della narrazione a pieno titolo. Naturale, quindi, che l’ambientazione scolastica - come luogo fisico e come luogo simbolico, come spazio di permanenza quotidiana e come terreno di conflitto e di crescita - si ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Michele Dal Lago e Cesare Moreno - Per crescere i giovani serve la città intera

Pesaro, 06/04/2024 - Teatro Sperimentale, Dialoghi. Per crescere i giovani serve la città intera

Visita: www.kumfestival.it

Massimo Recalcati - La radura della scuola

Pesaro, 07/04/2024 - Teatro Sperimentale, Lectio. La radura della scuola
Una delle metafore secondo le quali è possibile pensare la scuola è quella della radura. Heidegger la chiamava Lichtung, un termine che allude all'improvviso diradarsi degli alberi nel buio del bosco e che non è senza assonanze con la parola tedesca che indica la luce. La scuola può essere una radura, cioè uno spazio capace di garantire la possibilità dell'imprevisto al cuore della trasmissione della conoscenza, una luce capace di indicare il sapere come oggetto possibile del desiderio e ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Erri De Luca - La parola come presidio sanitario

Pesaro, 07/04/2024 - Teatro Sperimentale, Lectio. La parola come presidio sanitario Dovremmo pensare la cultura come presidio medico, come misura sanitaria. In tempi difficili, in tempi di emergenza, il pensiero corre alle scienze, alle tecnologie, ai dati degli economisti. Ma non c'è salute se le cose non trovano salvezza nelle parole, non c'è bene se quel bene non viene coltivato nello spazio comune della cultura. La cura più antica e più necessaria è cura delle parole, perché le parole curano e perché è delle parole che dobbiamo anzitutto prenderci cura.

Visita: www.kumfestival.it

Gad Lerner, Mauro Magatti e Guido Viale - Il ’68. Alfabetizzazione di un Paese, e ritorno

Pesaro, 07/04/2024 - Teatro Sperimentale, Dialoghi. Il ’68. Alfabetizzazione di un Paese, e ritorno
Il Sessantotto è stato il culmine di un virtuoso percorso di alfabetizzazione della società, un momento in cui larghi settori della società hanno preso parte per la prima volta alla costruzione di una cultura comune e di un inedito desiderio di rinnovamento. L’Antisessantotto, che tuttora lo denigra coi luoghi comuni del 6 politico e della fine del merito, ha prodotto invece la retrocessione nell’ignoranza di grandi masse. Del resto, è proprio il desiderio di ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Massimo Recalcati - Jacques Lacan. Desiderio e godimento

Pesaro, 06/04/2024 - Teatro Sperimentale, Ritratti. Jacques Lacan. Desiderio e godimento
Il compito che ciascun soggetto trova davanti a sé nel corso dell'esistenza è quello di annodare l'istanza del desiderio con il carattere inaggirabilmente chiuso e autistico del godimento. Convertire la pulsione nel desiderio, trasformare la chiusura della ripetizione nella radura imprevedibile della creazione è la posta in gioco più propria dell'esperienza psicoanalitica. Ma più in generale questo movimento di conversione e trasformazione della pulsione in desiderio è la ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Federico Leoni - Che cosa significa trasmettere un sapere vivo?

Pesaro, 06/04/2024 | Teatro Sperimentale, Lectio. Che cosa significa trasmettere un sapere vivo?
Un sapere vivo è un sapere che passa da chi insegna a chi apprende cambiando di stato, trasformandosi radicalmente, non senza generare contenuti inauditi e senza che docente e discente si trasformino a loro volta in modo radicale, mostrando di essere non tanto emittenti e riceventi nel processo di trasmissione, quanto essi stessi contenuti di quel processo.
Chi insegna un sapere vivo indirizza verso qualcosa che non sa ancora, e ne diviene insegnante solo a cose fatte, ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Ivano Dionigi - La parola della scuola

Pesaro, 06/04/2024 - Teatro Sperimentale, Lectio. La parola della scuola
A chi, se non alla scuola, affidare il compito severo e nobile di queste sfide: interrogare, intelligere, invenire? Quale altra istituzione può oggi assicurare una tale polizza culturale e civile?
Scuola deriva da scholé, parola greca che indica il tempo che il cittadino riservava alla propria formazione (paidéia): non frammentata né monoculturale, che vorrebbe ridurre e confinare a disciplina specifica la stessa educazione sentimentale, bensì integrale e completa, modellata sul cerchio ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Luigina Mortari - Il passato che non può passare

Pesaro, 06/04/2024 | Teatro Sperimentale, Lectio. Il passato che non può passare
Un indicatore del livello di civiltà di una certa comunità è costituito dall’attenzione che questa riserva all’educazione, poiché attraverso le pratiche educative gli adulti favoriscono nei giovani lo sviluppo delle competenze necessarie alla realizzazione del proprio cammino esistenziale. Il neoliberismo che governa il discorso politico contemporaneo tende a ridurre l’educazione alla trasmissione di strumenti tecnici, utili al mercato del lavoro. Ma educare è, anzitutto, ... continua

Visita: www.kumfestival.it

Rocco Ronchi - Giovanni Gentile - Tra retorica e rivoluzione pedagogica

Pesaro, 06/04/2024 - Teatro Sperimentale, Ritratti. Giovanni Gentile. Tra retorica e rivoluzione pedagogica
Il nome di Gentile è legato alla Riforma da lui elaborata come Ministro della Pubblica Istruzione nel 1923. Mussolini la giudicò "la più fascist@ delle riforme" e nelle sue linee essenziali è rimasta in vigore anche negli anni della Repubblica. Fu duramente contestata per il suo carattere autoritario e classista, fino a diventare il simbolo di tutto quanto c’è di antidemocratico nella scuola italiana. Tuttavia, la filosofia che la ispirava aveva ben poco ... continua

Visita: www.kumfestival.it