Ad ogni film, Cameron perde umanità. Lentamente le funzioni corporee si fanno superflue, le emozioni sono riciclate e sempre più standard. Ormai comunica in linguaggio macchina, legge solo righe di codice prima di andare a dormire. I personaggi servono più che altro per dare profondità agli ambienti. Avatar 2 è poco cinema e tanto Gardaland, poco storia e tanto glamour. Insomma, proprio quel tipo di cinema che mi fa venire voglia di guardare la TV, piuttosto.