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21 Dicembre 2006 11:00

Se la RAI accoglie la sfida di una tv veramente pubblica

1713 visualizzazioni - 3 commenti

di Jason Nardi

Cari amici,

E' in dirittura d'arrivo il decreto con cui lo Stato, attraverso il Ministero delle Comunicazioni, rinnova il contratto di servizio per la RAI per i prossimi tre anni (2007-2009). Il nuovo contratto contiene molte novità, ma la più rilevante - e per certi versi la più rivoluzionaria - è senza dubbio quella di mettere a disposizione della rete italiana tutti i contenuti sotto licenze come Creative Commons. Non solo: si parla anche di stimolare l'autoproduzione degli utenti, di forme di interazione diretta sul sito rai.it e di migliorarne l'accessibilità secondo le specifiche del W3C (il Web Consortium riconosciuto internazionalmente).

Tutto questo è contenuto nel nuovo articolo 6 (produzione multimediale), di cui riportiamo in fondo il testo.

Se il testo passerà come è adesso, significa che finalmente i cittadini italiani potranno avere libero accesso ai contenuti pagati con il canone (il cui aumento nei giorni scorsi a 104 euro aveva suscitato non poche polemiche). Per i diritti di comunicazione e la condivisione di saperi, questo è certamente un bel passo avanti.

Per Arcoiris.tv e per tutti quelli che hanno aderito e promosso l'appello che da un anno chiede la "liberazione" degli archivi RAI, è altresì un riconoscimento importante: grazie all'insistenza a vari livelli siamo riusciti a lanciare una sfida che è stata, in buona parte, finora accolta. Con alcuni limiti, su cui insistere (ad esempio la diffusione ristretta al territorio nazionale), ma la sostanza è quella di una grande svolta nel modo di concepire il rapporto tra servizio pubblico e cittadino-contribuente-utente.

La parte dura della campagna "Libera RAI in libero Stato", però, viene adesso: il decreto deve passare al vaglio della Commissione bicamerale di Vigilanza Rai del Parlamento entro la prima metà di gennaio 2007. Occorre moltiplicare gli sforzi per impedire un colpo di mano dell'ultimo minuto dovuto a pressioni da parte di lobby e dall'interno della stessa RAI. O che il canone venga esteso come imposta a computer e telefonini connessi a internet e non solo per i televisori, come paventa Altroconsumo.

Chiediamo pertanto a tutti di scrivere al presidente Mario Landolfi e ai senatori e deputati membri della Commissione di Vigilanza (http://www.camera.it/_bicamerali/compo/elrai.htm) perché non solo venga mantenuto integro l'articolo 6, ma che si predispongano gli strumenti per vigilare sulla sua implementazione e concreta applicazione.

Per un analisi più dettagliata del documento, rimandiamo ai prossimi giorni, dove formuleremo con il vostro contributo anche nuove iniziative e modalità interattive per presidiare il nuovo contratto di servizio della RAI. Lo slogan da lanciare è... RAI: di tutti, si può.

Il testo dell'articolo 6 (offerta multimedial) del nuovo Contratto di servizio RAI:

1. La RAI si impegna a definire una strategia di valorizzazione della propria produzione editoriale e dei propri diritti audiovisivi sulle diverse piattaforme distributive, comprendenti l'offerta digitale terrestre, satellitare; IPTV, mobile e Internet.

2. La Rai si impegna ad incrementare e aggiornare il servizio offerto sul portale RAI.IT al fine di estendere l'attuale produzione di contenuti specifici per Internet e dare adeguata visibilità a tutta l'offerta di contenuti RAI, con particolare riferimento all'offerta radio-televisiva.

3. La Rai si impegna, per quanto riguarda l'offerta di contenuti sul portale RAI.IT, a:

a) definire linee guida di pubblicazione sul portale RAI.IT in modo da facilitare e rendere coerente e accessibile la navigazione dell'utenza all'interno di tutti i siti che fanno capo a tale portale. In particolare, la RAI si impegna a rispettare i criteri di accessibilità e usabilità, secondo i criteri coerenti con quanto specificato dal consorzio internazioneW3C;

b) rendere disponibili sul portale RAI.IT tutti i contenuti radiotelevisivi prodotti dalla RAI a tutti gli utenti che si collegano ad Internet dal territorio nazionale, avendo cura di rendere disponibile i contenuti trasmessi dalla televisione e dalla radio non appena termina la trasmissione di tali contenuti;

c) negoziare l'acquisizione dei diritti per la diffusione sul web di tutti i contenuti trasmessi nell'ambito dell'offerta radiotelevisiva. A Tal fine, la RAI si impegna a destinare all'acquisizione di tali diritti non meno del 7% di tutte le risorse finanziarie da essa impiegate per la produzione o acquisizione di contenuti trasmessi nell'ambito dell'offerta radio-televisiva;

d) offrire una produzione di contenuti specifica per il portale RAI.IT;

e) offrire all'utenza, nell'ambito della licenza nota come Creative Commons, la possibilità di scaricare via Internet tutti i contenuti radio-televisivi prodotti dalla RAI mediante proventi dei canoni di abbonamento;

g) offrire a tutti i siti web, che si impegnino a rispettare l'integrità dei contenuti e la restrizione dell'accesso a tali contenuti nell'ambito del territorio nazionale, la possibilità di distribuire tutti i contenuti presenti sul portale RAI.IT, nei limiti della propria disponibilità dei diritti su tali contenuti;

h) offrire agli utenti spazi di comunicazione e discussione all'interno del portale RAI.IT, con adeguata visibilità, inclusa la possibilità di commentare l'intera programmazione radio-televisiva RAI, e la possibilità di pubblicare contenuti auto-prodotti dagli utenti stessi;

i) promuovere il portale RAI.IT attraverso tutti i programmi radio-televisivi che offrano contenuti su detto portale in modo da incrementare il numero di utenti unici che visitano detto portale;

l) sviluppare interfacce tecnologiche per la diffusione dei contenuti del portale RAI.IT su tutti i principali nuovi dispositivi di fruizione audiovisiva disponibili sul mercato, incluso cellulari, pda, lettori audio portatili, lettori video portatili, set-top-box IPTV e console da videogiochi collegati ad Internet;

m) sviluppare un'offerta specifica internazionale per le comunità di Italiani residenti all'estero e per la promozione economico, culturale e turistica del paese all'estero.

4. La RAI è tenuta a trasmettere al Ministero e all'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, per ciascun semestre, entro i successivi tre mesi, una dettagliata informativa circa il numero dei contenuti pubblicati e del traffico giornaliero generato dall'utenza per ciascun sito del portale RAI, con riferimento particolare agli utenti unici, ai tempi medi di fruizione, alle tecnologie impiegate per accedere e alla provenienza degli utenti".

COMMENTI

3 Gennaio 2007 03:03

offrire all'utenza, nell'ambito della licenza nota come Creative Commons, la possibilità di scaricare via Internet tutti i contenuti radio-televisivi prodotti dalla RAI mediante proventi dei canoni di abbonamento; questo è vermanete ottimo!

Salvatore

1 Gennaio 2007 23:02

E allora se l'articolo 6 passasse all a camera e al senato penso che sia una svolta epocale di grossa portata finalmente avremo la possibilità di saper la realtà elle cose come stanno

Gianni

29 Dicembre 2006 17:15

allora ci siamo quasi!!! se passasse questo articolo....voglio dire...ha una portata enorme! teneteci informati e rafforziamo la campagna buon lavoro a tutti

alessandro

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