Piero Ricca, con l'Associazione Quimilanolibera davanti al Palazzo di Giustizia in difesa della Costituzione, dell'indipendenza della Giustizia, e della libertà e pluralità dell'informazione.Servizio di Lidia Casti
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Fonte: Arcoiris Tv | Durata: 4,29 min | Pubblicato il: 07-04-2006
Mediolanum. Un tardo pomeriggio estivo. Sotto alle mura del palazzo. In lontananza, in cima alla monumentale scalinata, un gruppo di guardie del re osserva pigramente la scena. Sembrano leoni nell'afa di una pianura africana. La gente si affolla dinnanzi a un capannello di cittadini con i vessilli in mano. L'atmosfera è quella immota che precede il temporale. C'è un senso come di attesa. Hanno vagato per mesi, dopo la disfatta del loro esercito. Hanno visto i loro amici cadere sul campo, hanno ancora negli occhi una domanda senza risposta. Il loro re ha firmato la ... continua
Milano 16 Settembre 2007 Piazza San MarcoPiero Ricca e gli amici del gruppo QUi MIlano LiberaNel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto.
Milano Piazza Duomo Piero Ricca e gli amici del gruppo QUi MIlano LiberaNel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto.
Milano 3 Maggio 2007 Piazza della ScalaPiero Ricca e gli amici del gruppo QUi MIlano LiberaNel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto.