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Barak Obama e la questione razziale

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In 24 ore Barak Obama è riuscito a capovolgere una situazione per luidisastrosa, trasformandola nella carta che potrebbe anche permettergli diconquistare la presidenza degli Stati Uniti. Sono due giorni che in America nonsi parla d'altro.
Tre giorni fa è improvvisamente comparso su tutte le televisioni d'America lospezzone di una predica in cui il pastore della parrocchia di Obama (nero,cristiano protestante) si lanciava in un violento discorso contro "i ricchibianchi che controllano l'America", nel quale non era difficile distinguere tonidi "razzismo capovolto": quello che deriva dell'odio innegabile che buona partedei neri americani prova per i bianchi loro connazionali.
Per un candidato che sostiene di voler unire neri e bianchi, asiatici e ispanicisotto la stessa bandiera, non era certo un buon biglietto da visita.
Colto alla sprovvista, Obama non ha saputo replicare immediatamente all'attacco...Con questo discorso, spiazzando tutti, Obama si è conquistato la simpatiadell'intero "arco costituzionale". Persino i più accaniti conservatori - salvorare eccezioni - si sono dichiarati favorevolmente colpiti dal suo discorso, cheha improvvisamente "alzato il livello delle presidenziali a una quota degna diquesto paese", e che "per la prima volta ha trattato gli americani come degliadulti, e non come dei bambini".
A sua volta, questo discorso ha fatto apparire la Clinton improvvisamentepiccola e insignificante, aggiungendo un notevole handicap alla sua giàsfavorevole posizione all'interno del partito democratico.
E' tutt'altro che certo Obama diventi presidente, ma se questo accadrà saràstato in gran parte grazie a questa svolta decisiva, che ha messo l'America difronte a uno dei suoi problemi più ingombranti, mostrando nel contempo un leadercapace di affrontare qualunque argomento senza paure e senza ipocrisia.
Più che di John Kennedy, Obama sembra essere l'erede naturale di Martin LutherKing e di Robert Kennedy, il cui discorso congiunto è rimasto in sospeso fin dal1968, anno in cui i due leader furono assassinati a poche settimane di distanzauno dall'altro.
Massimo Mazzucco

maggiori informazioni
Visita il sito:
www.luogocomune.net

1 commento


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8 Aprile 2008
09:30

ho pensato che in Italia non ho mai sentito discorsi di questo livello dal primo dopoguerra in poi. Quando ci sveglieremo?

Paolo Loss