Nel 988, il principe Vladimir di Kiev decide che la Rus’ ha bisogno di un’anima, non solo di un esercito. Manda emissari a informarsi sulle religioni, rifiuta l’islam per il divieto dell’alcol e rimane incantato dallo splendore di Costantinopoli, adottando il cristianesimo bizantino e piantando il seme della futura “Terza Roma”. Secoli dopo, i sovietici cercano di distruggere questo vaso di fede, ma, dopo il 1991, la Chiesa ortodossa rinasce come ancora dell’identità russa.