Lo studio dell’Universo si basa sull’osservazione di innumerevoli fenomeni, e nei secoli la luce è stata sempre la prima protagonista. Oggi ci approcciamo a queste ricerche attraverso tutti i canali possibili, tra cui i neutrini, particelle molto elusive ma anche capaci di attraversare enormi distanze e spessori di materia, portando informazioni sulla sorgente in cui sono stati prodotti. KM3NeT è un grande “telescopio” sottomarino che si trova a grande profondità nel Mar Mediterrano: l’obiettivo del progetto è studiare le sorgenti astrofisiche più estreme e ottenere nuove informazioni sulla natura del neutrino stesso e degli “acceleratori spaziali” in cui nascono.
Attualmente in fase avanzata di costruzione, KM3NeT è articolato su due siti principali: uno al largo della costa siciliana, dedicato principalmente all’astrofisica (KM3NeT/ARCA), e uno al largo della costa francese, dedicato allo studio di oscillazioni di neutrini (KM3NeT/ORCA). Il 12 febbraio 2025 è stata annunciata l’osservazione di un neutrino di altissima energia di oltre 220 PeV, l’energia di una penna quando vi cade di mano, immensa per una particella così leggera che non siamo ancora riusciti a misurarne la massa. Si tratta della particella elementare più energetica mai osservata, con implicazioni potenzialmente rivoluzionarie per l’astrofisica e la fisica fondamentale, un evento di straordinaria rilevanza scientifica che ha ottenuto la copertina della prestigiosa rivista Nature. Questa sera vedremo insieme come è fatto e come funziona questo telescopio sottomarino e vedremo insieme come e stato possibile ricostruire un neutrino di energia così enorme, cercando poi di capire come possa essere stato generato è cosa questo significhi per la nostra comprensione dell’astrofisica.
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