Prima di marciare verso la Persia, Alessandro doveva proteggere il nord. Con tattiche brillanti e ingegneria all'avanguardia, attraversò il mitico fiume Danubio, sorprendendo e schiacciando le tribù barbare. La vittoria fu totale: oltre a garantire il confine, reclutò guerrieri feroci per il suo esercito. Tuttavia, una falsa voce sulla sua morte incoraggiò una nuova rivolta in Grecia. Tebe, credendo di essere libera, tradì nuovamente l'alleanza macedone. Furioso per l'insurrezione, Alessandro inverte la marcia non solo per vincere, ma per imporre una punizione brutale che la Grecia non avrebbe mai dimenticato.