Nada ha vent’anni, una bambina di due ed è sola. Il marito è partito volontario per la guerra in Africa, la sua famiglia è lontana. Hermann di anni ne ha quasi quaranta, una famiglia in Germania, è sottufficiale della Wehrmacht e odia Hitler. Si incontrano per caso e si innamorano. Insieme decidono di fuggire sui monti dove si uniscono ai partigiani. Rischieranno la vita, parteciperanno alla liberazione di Parma, convinti che il futuro sia dalla loro parte.
Giorgio Van Straten è nato a Firenze da una famiglia di origine ebreo-olandese da parte paterna e fiorentina da parte materna. Ha esordito nella narrativa con Generazione, cui è seguito, tra gli altri, Il mio nome a memoria con cui ha vinto il Premio Viareggio. Oltre alla scrittura, ha curato e tradotto classici della letteratura e scritto testi per il teatro musicale. È stato presidente dell’Orchestra Regionale Toscana. Dal 2015 al 2019 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di New York.
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