Gli scaldi erano poeti d'élite dei Vichinghi, le cui complesse composizioni poetiche conservarono la storia, la mitologia e la cultura norrena. Attivi dal IX al XIII secolo, incantavano le corti reali con metafore poetiche come chiamare le navi “cavalli del mare”. Poeti-guerrieri come Egill Skallagrímsson e lo storico Snorri Sturluson hanno plasmato la memoria e il potere vichingo con la loro arte. La loro eredità vive nelle saghe, offrendo uno sguardo vivido nella mente dei Vichinghi.