Un ascensore che si rompe, una perizia tecnica che attesta il danno, ma c’è un ma: l’assicurazione non vuole pagare. Quante volte capita di trovarsi in una controversia con il proprio assicuratore? E non sempre la si spunta, anzi.

Ma se da una parte le assicurazioni appaiono zelanti nei controlli, c’è un ambito in cui sembrerebbe prevalere una certa indulgenza: alcuni assicurati, infatti, hanno chiamato Patti chiari insospettiti dai costi di riparazione della propria auto: la fattura presentata dai loro carrozzieri alla loro assicurazione sembrava eccessivamente cara. Un esempio? Una riparazione effettuata in un solo giorno e costata migliaia e migliaia di franchi. Il cliente ha voluto capirne di più e ha chiesto altre stime per la stessa riparazione. E le offerte lasciano a bocca aperta: di fronte allo stesso danno, il conto del carrozziere si sgonfia se il privato vuole saldare di tasca propria, lievita invece se a pagare è l’assicurazione. Tutto questo mentre i premi delle polizze assicurative auto continuano a salire di anno in anno.

Ma c’è di più. Da diversi anni non occorrono più stucchi e vernici per riparare le auto danneggiate per esempio dalla grandine. Come mai? Patti chiari lo ha verificato facendo visita a un carrozziere ticinese che, per riparare le auto che gli vengono affidate, chiama ad aggiustarle degli operai specializzati di una ditta del posto. A volte, però, questi professionisti giungono in Ticino direttamente dall’estero, chiamati da carrozzieri ticinesi ai quali propongono tariffe di manodopera in grado di sbaragliare qualsiasi concorrenza. Ma poi, i carrozzieri ticinesi rifatturano queste prestazioni, maggiorandole di prezzo, alle assicurazioni svizzere? Fatto sta che sono proprio queste ultime che continuano a rimborsare le riparazioni delle auto a prezzi assai elevati. Mentre i premi assicurativi non smettono di aumentare.

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